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Nel 2014, la startup Bending Spoons si è distinta per aver vinto un’asta il cui premio era un pranzo con il celebre Riccardo Zacconi, fondatore di King Digital Entertainment e creatore di Candy Crush Saga. Sebbene l’evento avesse un costo di 25 mila sterline, devolute in beneficenza, rappresentò un punto di partenza significativo per l’azienda di Milano, guidata dall’amministratore delegato Luca Ferrari.
Dopo un periodo di crescita costante, Bending Spoons ha collaborato con il governo italiano per sviluppare l’app Immuni, rivolta al tracciamento dei contagi da Covid-19, il Financial Times ha inserito la società nella classifica FT 1000, riconoscendo il suo straordinario tasso di crescita in Europa.
Unicorno italiano e acquisizioni strategiche
A febbraio, Bending Spoons ha chiuso un round di finanziamento da 155 milioni di dollari, portando la sua valutazione a circa 2,55 miliardi di dollari e consacrandola come unicorno, un termine usato per descrivere le startup valutate oltre 1 miliardo di dollari. Questo traguardo è particolarmente significativo, considerando che l’Italia ha avuto poche realtà simili fino ad ora.
Nel corso del suo sviluppo, Bending Spoons ha intrapreso numerose acquisizioni, tra cui quella di Brightcove, un’azienda statunitense specializzata in tecnologia per lo streaming, per 233 milioni di dollari. Inoltre, ha acquisito koomot, un’app tedesca per la pianificazione di percorsi, espandendo così il proprio portfolio e la propria presenza internazionale.
Risultati finanziari e crescita
A marzo, la compagnia ha comunicato risultati record per l’anno precedente, registrando ricavi pari a 622 milioni di euro, con una crescita del 72,5% rispetto all’anno precedente. Giovanni Tamburi, presidente di Tamburi Investment Partners, ha evidenziato questi risultati in una lettera ai soci azionisti, definendo Bending Spoons come una realtà di successo nel panorama tecnologico.
Le origini di Bending Spoons
Ma come è iniziata questa avventura? Bending Spoons è stata fondata da quattro giovani ingegneri italiani: Francesco Patarnello, Luca Ferrari, Matteo Danieli e Luca Querella, che si sono uniti a Tomasz Greber, polacco, per dare vita a un progetto innovativo. Dopo aver conseguito il master in Danimarca, i fondatori hanno lanciato la loro prima startup, Evertail, ma dopo due anni hanno deciso di chiudere.
Questa esperienza si è rivelata utile per imparare dai propri errori e hanno dato vita a Bending Spoons, un nome ispirato a un personaggio del film Matrix. Il gruppo ha scelto di tornare in Italia nel 2014, dove ha iniziato a costruire la propria rete e a sviluppare applicazioni di successo.
Un team di talento e strategie vincenti
La selezione del team in Bending Spoons è stata meticolosa, con oltre 40 mila candidature analizzate per trovare i migliori talenti. Ogni membro del team ha in media almeno una laurea con voti eccellenti e proviene da istituzioni prestigiose come Google e McKinsey. Questa squadra di esperti è fondamentale per il successo dell’azienda.
In un mercato competitivo, Bending Spoons ha scelto di diversificare il proprio portfolio, investendo in app nei settori del wellness, della sicurezza informatica e dell’intrattenimento, mirando a un’utenza globale. La loro strategia ha permesso di sfruttare le economie di scala e ottimizzare le risorse.
Iniziative di successo e sfide future
Nonostante le sfide legate all’app Immuni, che non ha ottenuto il successo sperato come in altri paesi, Bending Spoons ha continuato a crescere e a guadagnare riconoscimenti, ha raggiunto il 79° posto nella classifica FT 1000, sottolineando l’importanza del lavoro svolto fino a quel momento.
In uno scenario in continua evoluzione, Bending Spoons si è posizionata come un attore chiave nel mercato delle app, con ambizioni di diventare leader mondiale nello sviluppo e nel marketing di applicazioni. Con ulteriori investimenti e strategie di crescita, l’azienda è pronta a scrivere un nuovo capitolo della sua storia.

