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Negli ultimi anni, il corporate venture capital ha registrato un notevole sviluppo in Italia, offrendo alle aziende l’opportunità di investire in startup emergenti. Questa strategia non solo promuove l’innovazione, ma consente anche alle aziende di accedere a nuove tecnologie e modelli di business.
Che cos’è il corporate venture capital?
Il corporate venture capital è un approccio che consente alle aziende di investire in startup o piccole imprese ad alto potenziale di crescita. A differenza degli investimenti tradizionali, il corporate venture capital si concentra su startup capaci di apportare innovazioni strategiche, tecnologie disruptive e nuovi mercati. Questo modello risulta particolarmente utile per le aziende che intendono mantenere la propria competitività in un ambiente in rapida evoluzione.
I vantaggi per le aziende
Investire in startup presenta numerosi vantaggi, tra cui l’accesso a idee fresche e a tecnologie innovative, oltre a una comprensione più approfondita delle tendenze di mercato. Le aziende possono anche generare sinergie con le startup, migliorando così la loro offerta di prodotti e servizi. Attraverso queste collaborazioni, le aziende hanno l’opportunità di testare nuovi concetti e approcci senza mettere a rischio le loro operazioni principali.
Le principali aziende italiane nel corporate venture capital
In Italia, diverse aziende hanno attivato fondi di corporate venture capital, contribuendo in modo significativo all’ecosistema delle startup. Di seguito sono elencate alcune delle aziende più rilevanti in questo ambito.
A2A e il suo impegno nell’open innovation
A2A ha avviato il programma di corporate venture capital nel 2019, collaborando con partner come il Politecnico di Milano. L’obiettivo è investire in startup che operano in settori strategici, quali la transizione energetica e l’economia circolare. Nel 2025, A2A ha lanciato un nuovo fondo, “360 LIFE II”, destinato a investimenti in startup early-stage a livello europeo, con un obiettivo di raccolta di 200 milioni di euro.
Angelini Ventures: innovazione nel settore sanitario
Fondato nel 2025, Angelini Ventures si concentra su startup nel campo delle biotecnologie e della sanità digitale. Con un capitale di 300 milioni di euro, il fondo mira a investire in aziende europee e americane, ponendo particolare attenzione alla salute del cervello e a segmenti di mercato dedicati a donne, bambini e anziani.
Altre iniziative significative
Oltre alle aziende già menzionate, altre realtà italiane si stanno affermando nel panorama del corporate venture capital.
Barilla e BluFuture
Barilla ha istituito BluFuture, un fondo di corporate venture capital lanciato nel 2017, con l’obiettivo di sostenere l’innovazione nel settore alimentare. Questo fondo ha già effettuato investimenti in startup come Innovafood e Loop, attive rispettivamente nel campo degli ingredienti alimentari e nell’economia circolare.
Brembo Ventures: focus su innovazione tecnologica
Brembo ha annunciato nel 2025 il lancio di Brembo Ventures, un’iniziativa volta a investire in startup nei settori dell’intelligenza artificiale e della sostenibilità. Recentemente, ha effettuato un investimento in Spoke Safety, una startup americana specializzata nella mobilità connessa.
Le sfide e le opportunità del corporate venture capital
Il corporate venture capital offre numerosi benefici, ma comporta anche sfide significative. Le aziende devono trovare un equilibrio tra gli investimenti in startup e le loro operazioni tradizionali. È fondamentale che i progetti di investimento siano in linea con la strategia di business complessiva. Superando queste difficoltà, le aziende possono scoprire nuove opportunità di crescita e innovazione.
La prospettiva futura
Con l’evoluzione costante del mercato, il corporate venture capital in Italia è destinato a un incremento significativo. Le aziende che sapranno adattarsi e investire in startup strategiche non solo miglioreranno la loro competitività, ma contribuiranno anche a creare un ecosistema imprenditoriale più dinamico e innovativo.

