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Negli ultimi anni, la società è stata travolta da una vera e propria rivoluzione digitale, in cui i dati giocano un ruolo sempre più centrale. Questa evoluzione non si limita a digitalizzare i processi esistenti, ma ridefinisce anche le modalità di governance e welfare. Per comprendere appieno questa transizione, è essenziale considerare i dati non solo come semplici informazioni, ma come oggetti sociali con un’importanza documentale.
Le infrastrutture pubbliche digitali e il loro ecosistema
Le infrastrutture pubbliche digitali (DPI) rappresentano un ecosistema che unisce elementi tecnici e non tecnici, abilitando una vasta gamma di attività digitali nella società. Tra le componenti tecnologiche troviamo hardware come dispositivi elettronici e software come applicazioni e servizi digitali. Non meno importanti sono gli aspetti non tecnici, che includono norme, regolamenti e competenze della governance digitale.
Benefici pubblici attraverso la convergenza
Il principale obiettivo delle DPI è generare benefici pubblici mediante una sinergia armoniosa di tutti questi elementi. A differenza della semplice digitalizzazione di un settore, le DPI mirano a creare componenti interoperabili e modulari, capaci di supportare la digitalizzazione in vari ambiti. La capacità di una DPI di espandersi e adattarsi è fortemente legata alla qualità dei dati, che devono fornire informazioni utili per progettare servizi pubblici più inclusivi.
La gestione dei dati e la fiducia pubblica
Per ottenere la fiducia dei cittadini, è fondamentale una gestione rigorosa delle problematiche relative ai dati. Ciò implica affrontare con attenzione gli aspetti tecnici, legali e operativi del loro trattamento. Senza un approccio solido, i rischi di errore, mancanza di trasparenza e vulnerabilità possono compromettere l’integrità dell’infrastruttura stessa.
Casi di studio di successo
Numerosi esempi, come l’Agenda Digitale dell’Uruguay e l’approccio integrato di Singapore, evidenziano l’importanza del coinvolgimento di vari attori, tra cui governi, imprese e istituzioni accademiche. Questa cooperazione rappresenta un requisito fondamentale per ottimizzare l’uso dei dati e massimizzare i benefici sociali.
Componenti chiave delle DPI
Le DPI si fondano su tre componenti principali: identità digitale, pagamenti digitali e condivisione dei dati. La gestione di questi aspetti risulta cruciale per garantire la sicurezza e l’integrità delle transazioni, come evidenziato dall’uso delle firme elettroniche. L’identità digitale non è solo un elemento tecnico, ma è essenziale per l’accesso a diritti e servizi, mentre i pagamenti digitali contribuiscono a creare flussi finanziari verificabili e tracciabili.
Esperienze globali e governance dei dati
In contesti come l’India, con la sua piattaforma DEPA, e nelle normative europee sulla governance dei dati, emerge chiaramente che una gestione robusta delle informazioni è fondamentale per erogare servizi pubblici trasparenti e innovativi. In situazioni di crisi, le DPI hanno dimostrato la loro efficacia, facilitando campagne vaccinali e distribuendo aiuti finanziari.
Per comprendere il valore dei dati, è utile adottare una prospettiva documentale, secondo la quale i dati non sono semplici input tecnici, ma rappresentano una testimonianza sociale. Autori come Briet affermano che qualsiasi forma di registrazione, che si tratti di testi, immagini o suoni, può essere considerata un documento. I dati, in quanto registrazioni significative e socialmente rilevanti, soddisfano i criteri di essere fisici, cognitivi e sociali.
Implicazioni per la governance
La dimensione documentale dei dati consente l’anonimizzazione e la creazione di metadata, aspetti essenziali per operare in modo sicuro e innovativo. Le DPI non solo forniscono servizi pubblici in modo efficace, ma rappresentano anche una base fondamentale per l’organizzazione sociale. L’assenza di documenti renderebbe impossibile la stabilità e la continuità nella governance della società.
Verso un futuro inclusivo
Le DPI, progettate su solide fondamenta documentali, hanno il potenziale di migliorare la cooperazione internazionale e garantire un uso equo delle risorse. Riconoscere i dati come oggetti sociali implica che il miglioramento del benessere collettivo debba diventare una priorità strutturale. In questo modo, le infrastrutture pubbliche digitali possono promuovere inclusione, efficienza e nuove forme di welfare, contribuendo a un progresso sociale reale.

