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Il 3 luglio a Palermo, si svolgerà un convegno di grande rilevanza presso l’Università degli Studi. Sarà un’occasione imperdibile per esplorare come la Sicilia possa affrontare le sfide della transizione digitale e green. Diciamoci la verità: la politica di coesione europea, spesso vista come un mero strumento burocratico, ha in realtà un potenziale straordinario per trasformare le economie locali. E in regioni come la Sicilia, che hanno bisogno di una spinta concreta verso l’innovazione e la sostenibilità, questo potere è ancora più cruciale.
Un’occasione di confronto tra innovazione e coesione
Il convegno “Transizione digitale e green. Con le politiche di coesione innoviamo la Sicilia” è organizzato in collaborazione con la Regione Siciliana e rappresenta un passo fondamentale per mettere in luce esperienze concrete e buone pratiche. La realtà è meno politically correct: spesso si tende a sottovalutare l’impatto che la coesione europea può avere sullo sviluppo locale. Ma i dati parlano chiaro: le regioni che hanno beneficiato in modo significativo dei fondi europei hanno visto una crescita economica più sostenuta e una maggiore innovazione. Chi può negare che questo è un fatto che merita attenzione?
Il successo del precedente evento nazionale del progetto COINS, tenutosi a Roma, dimostra che c’è una forte volontà da parte delle istituzioni e degli attori locali di collaborare e innovare. La Sicilia, con il suo patrimonio culturale e le sue risorse naturali, ha un potenziale inespresso che può essere sviluppato attraverso l’innovazione tecnologica e la sostenibilità ambientale. È fondamentale che i rappresentanti delle istituzioni, delle imprese e della comunità scientifica si uniscano in questo percorso. Non è solo una questione di opportunità economica, ma anche di responsabilità sociale.
Panel tematici e prospettive future
Durante la mattinata si svolgeranno tre panel tematici, focalizzati su reti dell’innovazione, transizione digitale e sostenibilità ambientale. Queste sessioni non solo offriranno una visione concreta dell’impatto della coesione sul territorio, ma creeranno anche un’importante occasione di narrazione delle esperienze dirette. So che non è popolare dirlo, ma è ora di abbandonare il pensiero comune che associa l’innovazione solo a grandi centri urbani: le piccole e medie imprese siciliane possono e devono essere protagoniste di questa trasformazione. Chi non è d’accordo con il fatto che la vera innovazione possa nascere anche nei luoghi meno attesi?
La sfida della sostenibilità non è solo una questione di politiche pubbliche, ma richiede anche il coinvolgimento attivo della società civile. I fondi strutturali europei rappresentano un’opportunità imperdibile per investire in progetti che possano fare la differenza nelle comunità locali. L’evento non è solo un convegno, ma un’opportunità per costruire una rete di innovatori e sostenitori del cambiamento. È un momento in cui ognuno di noi può fare la propria parte, non credi?
Conclusione e riflessioni finali
Questo appuntamento è centrale per il progetto COINS, che mira a promuovere una comunicazione efficace delle politiche europee. Il re è nudo, e ve lo dico io: se non iniziamo a vedere la politica di coesione come un’opportunità per il nostro futuro, rischiamo di rimanere intrappolati in una spirale di stagnazione. È tempo di far sentire la nostra voce e di far sì che l’innovazione e la sostenibilità diventino una priorità per la Sicilia. Non è solo un appello, ma una necessità per il nostro domani.
Invito tutti a riflettere su come ognuno di noi, nel proprio piccolo, possa contribuire a questa transizione. Solo attraverso un pensiero critico e un’azione collettiva possiamo sperare di costruire un futuro migliore per la nostra isola. È un obiettivo ambizioso, ma non impossibile. E tu, cosa farai per essere parte di questo cambiamento?