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Nel panorama delle startup, il concetto di exit assume un significato fondamentale. Secondo una celebre parafrasi di Lev Tolstoj, tutte le uscite felici si somigliano, mentre ogni insuccesso, seppur difficile, è unico nel suo genere. Questa riflessione mette in luce un aspetto cruciale: il fallimento, piuttosto che essere un punto di arrivo, rappresenta spesso un passo verso una exit di successo.
Osservando il percorso delle startup, è evidente che non tutte le exit sono uguali. Alcuni casi spiccano per il loro impatto, non solo per il ritorno economico generato per investitori e fondatori, ma anche per i valori e le competenze che portano con sé. Prendiamo ad esempio Keyless, una startup che ha saputo emergere nel settore della cybersecurity.
Il ruolo fondamentale delle università
Il viaggio di Keyless inizia in un contesto accademico, precisamente all’Università Luiss. Qui, l’istituzione ha rivestito un ruolo di mentorship, accompagnando i fondatori nel loro percorso imprenditoriale. Questa sinergia ha continuato a svilupparsi nel tempo, rivelandosi essenziale per il successo della startup.
Un’esperienza formativa in Israele
Una tappa fondamentale nell’evoluzione di Keyless è stata rappresentata da uno study tour in Israele, organizzato dal Luiss Alumni Network. Durante questo viaggio, i fondatori hanno potuto apprendere e ispirarsi a modelli di business innovativi, esperienza che si è rivelata cruciale mentre seguivano un MBA presso l’INSEAD di Fontainebleau. Queste interazioni hanno contribuito a forgiare le basi della startup, preparandola ad affrontare il mercato con una visione chiara e ambiziosa.
Investimenti e crescita nel mercato
Un altro capitolo importante nella storia di Keyless è stato il suo periodo di incubazione a Singapore, che le ha permesso di affinare il proprio modello di business. La creazione della legal entity a Londra ha rappresentato un passo strategico, mentre il supporto di LA4G, il club di investimento dell’Università Luiss, ha fornito il primo sostegno finanziario significativo durante il round post-seed. Grazie a questo supporto, Keyless ha potuto stabilire la propria presenza in Italia, precisamente a Roma, creando un solido nucleo tecnologico e commerciale.
Il primo cliente e il sostegno continuo
Un momento cruciale per la startup è arrivato quando l’Università Luiss ha scelto di diventare il primo cliente della sua soluzione tecnologica, proprio nel bel mezzo della pandemia di Covid-19. Questo evento ha segnato l’inizio di una collaborazione proficua, che ha visto i membri del club LA4G contribuire attivamente allo sviluppo commerciale di Keyless, fornendo competenze e creando una rete di contatti B-to-B che ha facilitato la crescita della startup sia in Italia che a livello internazionale.
Valutazione e successi nel settore della cybersecurity
Sebbene i dettagli economici delle operazioni di valorizzazione di Keyless non siano stati completamente rivelati, è chiaro che la startup ha raggiunto risultati significativi. Con oltre 35 milioni di euro raccolti in un periodo di poco più di cinque anni, Keyless si è affermata come una delle migliori exit nel mercato della cybersecurity europea, guadagnandosi un posto tra le minicorn del settore.
Questi successi non solo avvantaggiano Keyless, ma contribuiscono anche ad innalzare il livello di sicurezza per i suoi prestigiosi clienti, tra cui importanti istituzioni finanziarie. La presenza del nome Keyless nei sistemi di riconoscimento facciale di banche di primo piano è un chiaro esempio dell’impatto che la startup ha avuto nel migliorare i processi di autenticazione.
Prospettive future
La storia di Keyless non è solo un caso isolato, ma rappresenta un esempio di come le università possano svolgere un ruolo chiave nella promozione dell’innovazione e nel supporto alle startup in Italia. È fondamentale che le istituzioni accademiche creino strutture dedicate e gestiscano iniziative con un approccio imprenditoriale, valorizzando le reti di laureati e sperimentando nuovi modi per tradurre le competenze in progetti imprenditoriali di successo. La speranza è che il percorso di exit di Keyless ispiri altre università a investire nel venture capital, contribuendo così allo sviluppo di un ecosistema start-up sempre più fiorente nel nostro paese.

