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Negli ultimi anni, l’intelligenza artificiale (AI) ha suscitato un acceso dibattito, spesso percepita come una possibile minaccia per i posti di lavoro e il ruolo umano in vari ambiti. Tuttavia, è fondamentale riconoscere il suo potenziale come strumento di arricchimento e innovazione, specialmente nel settore artistico e museale.
Le tecnologie digitali, e in particolare l’AI, possono essere utilizzate per espandere la fruizione culturale, rendendo l’arte e la storia più accessibili a un pubblico diversificato. Utilizzando queste tecnologie, i musei possono migliorare la loro offerta, trasformando l’esperienza del visitatore e promuovendo una maggiore inclusività.
Il progetto Benvenuti a Casa Alfieri
Un esempio significativo di applicazione dell’intelligenza artificiale è il progetto Benvenuti a Casa Alfieri, che ha trasformato l’approccio tradizionale alla visita museale. I visitatori possono ora usufruire di 75 video disponibili in cinque lingue (italiano, inglese, francese, spagnolo e tedesco), ampliando l’accesso a un pubblico globale.
Utilizzo dei QR code per l’accesso ai contenuti
Il progetto ha integrato l’uso di QR code, permettendo ai visitatori di scegliere la lingua preferita e accedere a contenuti multimediali direttamente dal proprio smartphone. Questa soluzione non solo è pratica, ma consente anche una navigazione fluida e immediata, risolvendo problemi di accesso a informazioni tradizionali.
Ogni video presenta un personaggio legato alla vita di Vittorio Alfieri, come la madre Monica Maillard di Tournon o l’amata Luisa Stolberg, i cui ritratti si animano grazie all’AI. Questi dipinti, una volta statici, ora raccontano storie coinvolgenti, creando un legame diretto tra i visitatori e i protagonisti storici.
Il valore dell’analisi dei dati
In aggiunta all’arricchimento dell’esperienza visiva, il sistema dei QR code permette anche una raccolta di dati utili per comprendere le preferenze del pubblico. La piattaforma Linktree funge da interfaccia, facilitando l’accesso ai video e fornendo informazioni preziose sul flusso dei visitatori. Queste analytics sono fondamentali per l’ottimizzazione di future iniziative museali.
Collaborazioni e nuove tecnologie
Il progetto ha dato vita a una sinergia tra la Fondazione Centro Studi Alfieriani e il Laboratorio di simulazione del comportamento e robotica educativa dell’Università di Torino. Questa collaborazione mira a creare un avatar interattivo di Alfieri, capace di rispondere in tempo reale alle domande dei visitatori tramite un chatbot. L’obiettivo è offrire un’esperienza ancora più immersiva, in grado di coinvolgere i turisti in un dialogo unico con la figura storica.
Il chatbot, attualmente in fase di sperimentazione, utilizzerà scritti certificati per fornire risposte accurate e animate, rendendo l’interazione ancora più realistica. Questa innovazione rappresenta una nuova frontiera per il mondo museale, dove l’AI non sostituisce l’interazione umana, ma la arricchisce e la rende più profonda.
Il futuro dell’arte e della tecnologia
L’adozione dell’intelligenza artificiale nei musei non solo migliora l’accessibilità dei contenuti, ma crea anche opportunità per raccontare storie in modo innovativo. Progetti come Benvenuti a Casa Alfieri dimostrano come l’AI possa trasformare l’esperienza museale, rendendola più dinamica e coinvolgente. Con le giuste tecnologie, i musei possono aprire le porte della cultura a un pubblico sempre più vasto e variegato, garantendo che l’arte e la storia siano accessibili a tutti.
