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Il mondo delle telecomunicazioni sta attraversando un periodo di evoluzione e sfide. Recentemente, uno studio condotto da Mediobanca ha rivelato che nel primo semestre del 2025, i ricavi delle principali compagnie telefoniche globali sono aumentati del 2,9%. Tuttavia, il panorama europeo mostra segni di crescita più contenuta, con un incremento limitato a 1,1% per gli operatori del continente.
Nonostante ciò, l’Italia si distingue positivamente, registrando un incremento del 2,7% per il suo operatore storico, Tim. Le cause di queste dinamiche e il futuro del settore nel nostro paese meritano un’analisi approfondita.
Performance globali e sfide locali
Il report di Mediobanca ha esaminato un campione di 34 grandi telco a livello mondiale, con ricavi superiori ai nove miliardi di euro. Tra i leader di mercato, si distinguono gli Stati Uniti e il Giappone, con crescite rispettivamente del 3,6% e 3,2%, grazie a investimenti mirati in 5G e diversificazione dei servizi.
Al contrario, gli operatori europei faticano a mantenere un ritmo di crescita. In particolare, il mercato italiano si posiziona al quinto posto in Europa per fatturato, ma ha subito una significativa erosione di 14 miliardi dal 2010 a causa di una forte pressione sui prezzi.
Gli operatori italiani e la loro evoluzione
Nei primi sei mesi del 2025, i ricavi domestici degli operatori italiani sono aumentati dell’1,6%. Iliad, ad esempio, ha registrato una crescita impressionante del 9,2%, mentre Wind Tre ha visto un incremento del 3,8%, grazie all’espansione in nuovi settori come la cybersicurezza e l’energia.
Tim, pur avendo visto un miglioramento nel suo fatturato, continua a lavorare per ridurre le perdite, passando da un risultato negativo di -646 milioni a -132 milioni nel primo semestre. La sua divisione Brasile ha contribuito significativamente a questo recupero.
Investimenti e innovazioni nel settore
La situazione attuale del mercato italiano è caratterizzata da una riduzione degli investimenti in infrastrutture e tecnologie avanzate. Nonostante il 5G rappresenti una priorità, gli investimenti europei nel settore sono calati dello 0,4%, evidenziando un ritardo rispetto ad altre regioni del mondo, come gli Stati Uniti e la Cina.
La crescita dei ricavi è fortemente influenzata dalla domanda di servizi innovativi nel settore B2B, come il cloud e la cybersicurezza. Le telecomunicazioni tradizionali stanno perdendo terreno a favore di queste nuove aree di business, che rappresentano ormai circa il 20% dei ricavi totali per le compagnie europee.
Il futuro delle telecomunicazioni in Italia
Con l’acquisizione di Vodafone Italia, Fastweb ha aperto nuovi scenari per il mercato. Nonostante un lieve calo dei ricavi nel semestre, l’operazione mira a generare sinergie e a ottimizzare i costi, con l’obiettivo di raggiungere 600 milioni di euro di risparmi annuali entro il 2029.
La competizione nel settore resta agguerrita, con un numero ridotto di operatori infrastrutturati che si contendono la clientela in un mercato frammentato. La trasformazione digitale e l’adozione dell’intelligenza artificiale sono elementi chiave per il futuro successo delle telecomunicazioni in Italia.
Nonostante ciò, l’Italia si distingue positivamente, registrando un incremento del 2,7% per il suo operatore storico, Tim. Le cause di queste dinamiche e il futuro del settore nel nostro paese meritano un’analisi approfondita.0

