Deepact: come accelerare l’innovazione nelle startup deep tech

Deepact si propone come un alleato strategico per le startup deep tech, ma chi ne beneficia davvero?

Diciamoci la verità: nel mondo delle startup, e in particolare in quello della tecnologia profonda, l’innovazione non è mai un percorso lineare. La competizione è feroce e le risorse scarseggiano. È qui che entra in gioco il programma Deepact, un’iniziativa che promette di sostenere le aziende emergenti nel loro cammino verso il reperimento di finanziamenti competitivi. Ma cosa significa veramente questo supporto e chi ne trae davvero beneficio?

Un programma ambizioso ma con risorse limitate

Il programma Deepact (High Impact ACTion to Accelerate DEEP Tech Ecosystems) è il frutto di una collaborazione tra la Fondazione LINKS e partner importanti come la Fondazione Compagnia di San Paolo e il Politecnico di Torino. L’obiettivo? Migliorare l’attrattività del territorio per i finanziamenti legati all’innovazione deep tech, attraverso le iniziative promosse dall’European Innovation Council (EIC). Ma chiariamo un punto fondamentale: non tutte le startup sono uguali e non tutte meritano questo supporto. Solo quelle che dimostrano un potenziale reale di partecipare ai programmi EIC Accelerator o EIC STEP Scale Up verranno selezionate.

È facile pensare che il supporto sia un’opportunità per tutti, ma la realtà è meno politically correct. Le aziende che possono accedere a queste risorse devono presentare una manifestazione di interesse e affrontare un processo di selezione che potrebbe escludere molte realtà valide. In un ecosistema già affollato da iniziative e bandi, la concorrenza è tale che solo una frazione di chi si candida avrà la fortuna di ricevere un aiuto concreto. E tu, credi che sia giusto che solo alcune startup abbiano accesso a queste risorse vitali?

Il taglio netto delle opportunità

La data di cut-off per la manifestazione di interesse è fissata a martedì 30 settembre 2025. Questo significa che le startup e le PMI deep tech interessate devono muoversi in fretta, ma c’è un aspetto da considerare: il servizio di supporto sarà fornito solo da un Service Provider selezionato tra le aziende di maggior successo in Europa. Qui sorge un interrogativo: quali criteri verranno utilizzati per scegliere questi provider? E se il supporto non fosse all’altezza delle aspettative, cosa accadrebbe alle aziende che si affidano a questi esperti? Il rischio di fallimento è concreto.

Inoltre, le startup che dal 2019 hanno fatto ingresso nell’ecosistema di LINKS possono scaricare i documenti della call. Tuttavia, questo non garantisce che il supporto sarà realmente personalizzato ed efficace. La preparazione delle candidature per programmi così ambiziosi richiede competenze specifiche che non tutte le aziende possiedono. E se il supporto fosse solo una foglia di fico per mascherare un sistema che, in realtà, non ha le spalle abbastanza larghe per sostenere tutte le richieste?

Un futuro incerto per le startup deep tech

Quindi, cosa possiamo concludere su Deepact? Da un lato, l’iniziativa rappresenta un’opportunità per le startup deep tech, ma dall’altro solleva interrogativi legittimi sulla reale efficacia e sull’equità del processo di selezione. So che non è popolare dirlo, ma è fondamentale mantenere un occhio critico su queste iniziative, spesso presentate come la panacea universale per le sfide delle startup. La verità è che non tutte le aziende riceveranno il supporto di cui hanno realmente bisogno, e questo potrebbe portare a un ulteriore divario nel panorama dell’innovazione.

In un contesto dove le startup devono lottare per ogni euro di finanziamento, è essenziale non farsi illusioni e interrogarsi su come si distribuiscono davvero le risorse. La vera domanda è: chi deciderà quali startup meritano di ricevere supporto e quali saranno destinate a rimanere nell’ombra? È tempo di riflettere su questi aspetti e chiedersi se programmi come Deepact siano veramente la soluzione o solo un altro modo per illudere chi cerca di innovare in un mercato sempre più difficile.

Scritto da AiAdhubMedia

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