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Il settore fintech, nonostante la sua apparente maturità, continua a riservare ampie opportunità di innovazione, come dimostra il recente investimento di 190 milioni di dollari in Dojo. Questa fintech, specializzata in soluzioni di pagamento per le piccole e medie imprese, ha ricevuto un significativo supporto da Vitruvian Partners, una delle principali società di growth equity. Con questo capitale, Dojo intende espandere la sua presenza in Europa, con particolare attenzione al mercato italiano, previsto per l’autunno 2024.
Un nuovo capitolo per Dojo
La startup, attiva nel Regno Unito, in Irlanda e in Spagna, ha deciso di investire nel futuro dei pagamenti per le PMI, puntando a trasformare il cosiddetto in-person commerce. A differenza di molte altre soluzioni, Dojo combina tecnologie proprietarie con un supporto umano localizzato, offrendo un servizio su misura per le esigenze dei piccoli commercianti. Questo investimento rappresenta una pietra miliare per l’azienda, segnando il suo primo round di finanziamento e portando la sua valutazione oltre il miliardo di sterline.
Innovazione nel settore dei pagamenti
Francois Callens, CFO di Dojo, ha sottolineato l’importanza di questo investimento, affermando che “ci consente di sviluppare tecnologia all’avanguardia e di estendere il nostro impatto a livello europeo, supportando le piccole imprese con strumenti moderni ed efficienti”. Il core business di Dojo si basa su un terminale di pagamento contactless, progettato per semplificare l’interazione quotidiana tra i commercianti e i loro clienti. Tra le funzionalità offerte ci sono la gestione delle mance digitali e accrediti rapidi degli incassi, elementi fondamentali per chi opera in ambiti ad alta intensità di servizio.
Focus sull’Experience Economy
Il mercato italiano, che conta oltre 4,7 milioni di POS attivi, rappresenta un contesto ideale per l’ingresso di Dojo. Le piccole imprese sono il cuore pulsante dell’economia nazionale e la crescente adozione dei pagamenti digitali, incentivata da normative favorevoli, crea un terreno fertile per l’innovazione. Dojo si propone di portare in Italia soluzioni di pagamento flessibili e trasparenti, con un supporto diretto in lingua italiana, per garantire un’esperienza d’acquisto che valorizzi il cliente.
Il supporto di Vitruvian Partners
Fondata nel 2006 e con sedi in diverse città globali, Vitruvian Partners ha un’ampia esperienza nel supportare aziende ad alta crescita. Ha investito in oltre 50 realtà, tra cui nomi noti come Just Eat e TransferWise. Stephen Byrne, Partner di Vitruvian, ha dichiarato: “Crediamo che Dojo sia posizionata in modo unico per guidare l’evoluzione dei pagamenti in Europa, mettendo i clienti al centro”. L’obiettivo è chiaro: rafforzare la tecnologia di Dojo e ampliare la sua presenza a livello continentale, partendo dall’Italia.
La missione di Dojo: semplificare i pagamenti
Il fondamento della strategia di Dojo risiede nella volontà di semplificare l’esperienza di pagamento per le piccole imprese. Callens afferma: “Sin dal primo giorno, la nostra ambizione è stata quella di offrire una soluzione che semplificasse i pagamenti, combinando tecnologia moderna e supporto umano”. Questo approccio ibrido è ciò che rende Dojo una proposta unica nel panorama fintech, con l’obiettivo di migliorare la quotidianità dei commercianti e garantire ai clienti un servizio efficiente e di qualità.
Prospettive future
Con l’arrivo in Italia, Dojo non solo punta a conquistare un importante mercato europeo, ma si prepara a diventare un attore chiave nel panorama dei pagamenti digitali. La combinazione di innovazione tecnologica e attenzione al cliente potrebbe davvero cambiare le regole del gioco per le piccole imprese. In un’epoca in cui la rapidità e la semplicità dei pagamenti sono essenziali, Dojo è pronta a scrivere una nuova pagina nel settore dei pagamenti, contribuendo a una crescita sostenibile e inclusiva per le PMI.