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Foorban, la start-up milanese che ha fatto del frigorifero smart il suo cavallo di battaglia, ha recentemente chiuso un round di finanziamento da 2 milioni di euro. Questo nuovo afflusso di capitali è stato guidato da un gruppo di family office e investitori che hanno sempre creduto nel progetto. Ma cosa significa realmente per il mercato questo investimento? Scopriamolo insieme.
Il percorso di Foorban e i numeri che parlano chiaro
Fondata nel 2016 da un trio di imprenditori – Stefano Cavaleri, Marco Mottolese e Riccardo Pozzoli – Foorban ha visto una rapida crescita, espandendosi in Lombardia, Piemonte, Emilia-Romagna e nella Città metropolitana di Roma. Oggi, la scaleup vanta oltre 70 mila clienti unici e la fornitura di 100 mila pasti al mese. Ma non è tutto: nel 2024, l’azienda ha raggiunto il break-even con un fatturato di 8 milioni di euro, con l’ambizione di arrivare a 30 milioni nei prossimi tre anni.
I frigoriferi intelligenti: una soluzione innovativa per le aziende
Al centro dell’offerta di Foorban si trovano i suoi 600 frigoriferi intelligenti, un sogno che diventa realtà per tante aziende. Questi frigoriferi sono collegati a un’app che consente ai dipendenti di scegliere ogni giorno tra 10 piatti sani e bilanciati, pensati da nutrizionisti. Non solo un semplice pasto, ma un’esperienza che integra programmi di wellbeing aziendale. Attività come workshop di educazione alimentare, eventi di team engagement e food corner in grandi aziende, completano l’offerta, insieme a servizi di caffè e acqua sostenibili.
Strategie di crescita e visione futura
Le nuove risorse ottenute dal finanziamento saranno destinate a potenziare l’espansione del business, con l’apertura di nuovi hub logistici e lo sviluppo tecnologico degli smart fridge. Foorban non si ferma qui: l’azienda intende lanciare nuovi servizi per arricchire la propria offerta di Food&Beverage per il mercato aziendale. La strategia mira a conquistare nuove regioni e province italiane, rendendo il servizio accessibile anche al di fuori delle grandi città.
Un commento dal CEO: la visione di Foorban
Marco Mottolese, CEO e co-fondatore di Foorban, esprime la sua soddisfazione per i traguardi raggiunti: “Abbiamo attraversato molte fasi trasformative sin dalla nostra fondazione e siamo lieti di offrire la soluzione perfetta per la pausa pranzo di centinaia di aziende. Abbiamo iniziato concentrandoci su Milano e Roma, città pronte per innovazioni come la nostra, ma ora siamo pronti a espanderci in altre regioni. Vogliamo diventare un partner di wellbeing aziendale a 360° per le PMI italiane, accompagnandole nel percorso verso il benessere dei dipendenti.” Foorban punta a servire più di 1.000 aziende entro il 2028, per un totale di 200.000 persone e 15.000 pasti serviti ogni giorno.
Il panorama competitivo e le opportunità di mercato
Nel contesto attuale, dove il benessere dei dipendenti è diventato un tema centrale per le aziende, Foorban si posiziona come un attore innovativo. Con clienti prestigiosi come EY, Fineco, ITA Airways, Hewlett-Packard e Decathlon, la start-up ha già dimostrato la sua capacità di attrarre un mercato esigente e in continua evoluzione. La sfida ora è sostenere questo slancio e ampliare la propria offerta per rispondere sempre meglio alle esigenze delle aziende.
Conclusioni aperte: un futuro promettente
Con un modello di business solido e un chiaro obiettivo di crescita, Foorban si prepara a scrivere un nuovo capitolo nel mondo della ristorazione aziendale. La combinazione di tecnologia, salute e sostenibilità sembra essere la chiave per il successo futuro. E chissà, magari un giorno i frigoriferi intelligenti di Foorban diventeranno un must-have in ogni ufficio italiano!