GDPR e responsabilizzazione: come gestire i dati personali nel 2025

Il GDPR richiede una nuova gestione dei dati. Ecco cosa sapere.

Il Regolamento 2016/679, noto come GDPR, ha introdotto il principio di responsabilizzazione, un elemento centrale nella gestione dei dati personali. Questo principio obbliga i titolari del trattamento a garantire e dimostrare il rispetto delle normative in materia di protezione dei dati. Non si tratta solo di una questione legale, ma di un vero e proprio cambio di paradigma nel modo in cui le aziende trattano le informazioni dei propri clienti.

Il significato di responsabilizzazione

La responsabilizzazione implica che ogni titolare del trattamento deve implementare misure adeguate per conformarsi al GDPR. Questo include:

  • Definizione di una policy chiara e specifica per la gestione dei dati.
  • Attuazione di pratiche di compliance giuridica.
  • Monitoraggio costante delle procedure di trattamento dei dati.

In sostanza, il titolare deve garantire che il trattamento dei dati avvenga nel rispetto dei principi stabiliti dall’articolo 5 del GDPR, che include la protezione dei dati fin dalla progettazione e per impostazione predefinita.

Il modello di gestione del rischio

Il GDPR ha introdotto un approccio basato sulla gestione del rischio. Ciò significa che i titolari devono riconoscere il diritto degli interessati di avere il controllo sui propri dati. I dati personali non sono solo informazioni, ma rappresentano una proiezione della personalità individuale e possono generare un significativo valore economico.

Principi di minimizzazione e limitazione della conservazione

Uno dei principi fondamentali del GDPR è la minimizzazione dei dati. Questo implica:

  • Raccogliere solo i dati strettamente necessari per lo scopo specifico.
  • Limitare il periodo di conservazione al minimo indispensabile.

La minimizzazione dei dati è supportata anche dall’Agenzia dell’Unione Europea per la Ciber Sicurezza (ENISA), che promuove questo principio come fondamentale per la protezione dei dati personali.

Il ruolo del DPO

Il Responsabile della Protezione dei Dati (DPO) ha un ruolo cruciale nella compliance con il GDPR. Le sue responsabilità includono:

  • Supportare gli uffici privacy nella gestione dei dati.
  • Vigilare sul rispetto delle normative di protezione dei dati.

Il DPO funge da collegamento tra l’azienda e le autorità di controllo, garantendo che le pratiche di trattamento siano conformi alle leggi vigenti.

Conservazione dei dati e diritti degli interessati

Secondo il GDPR, i dati devono essere conservati in una forma che consenta l’identificazione degli interessati per un periodo non superiore a quello necessario per le finalità del trattamento. È possibile conservare i dati più a lungo solo per scopi di archiviazione nel pubblico interesse, ricerca scientifica o statistica, sempre nel rispetto dei diritti degli interessati.

Tempistiche di conservazione

La gestione delle tempistiche di conservazione è complessa e non esistono criteri ufficiali per stabilire modalità uniformi. Tuttavia, alcune aziende hanno ricevuto autorizzazioni specifiche per periodi di conservazione più lunghi, come nel caso di Bulgari SpA, che ha potuto conservare i dati di profilazione per dieci anni.

Le sfide della compliance

La gestione della compliance con il GDPR richiede un impegno costante da parte dei titolari del trattamento. È fondamentale che ogni azienda adotti misure di sicurezza adeguate, come la pseudonimizzazione e la cifratura, per proteggere i dati personali e garantire la trasparenza verso gli interessati.

In questo contesto, emerge l’importanza di una pianificazione attenta e della collaborazione con il DPO. Solo così si può realizzare in modo efficace il principio di limitazione della conservazione, evitando rischi e garantendo la protezione dei diritti degli interessati.

Scritto da AiAdhubMedia

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