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Se pensate che il mondo della didattica musicale si riduca a noiose lezioni su spartiti ingialliti, preparatevi a ricredervi! Da tre anni, Dantone Edizioni e Musica ha preso il toro per le corna al Guitar Show, creando un ponte tra il virtuale e il reale che fa impallidire persino i più scettici. Ma come ci è riuscito? Semplice, ha messo in piedi un progetto che unisce il talento dei creators online con la tradizione editoriale, il tutto con un pizzico di follia e tanto amore per la musica.
Un viaggio nel mondo dei creators
Immaginate di trovarvi a una fiera, circondati da chitarre scintillanti e amplificatori che sembrano più mostri mitologici che semplici strumenti. Qui, Germano Dantone ha deciso di non limitarsi a osservare. No, lui ha deciso di fare sul serio e di invitare i creators, quelle star del web che con i loro video hanno conquistato le masse. Ma perché proprio loro? Beh, perché, diciamolo, chi meglio di loro può spiegare come si pizzica una corda senza sembrare un robot?
Dantone ha capito che la scena musicale stava cambiando e che il web era diventato il nuovo palcoscenico. Così, nel 2018, ha lanciato la sua casa editrice con un piano audace: portare i contenuti digitali su carta. E sapete una cosa? Ha funzionato! Le vendite hanno preso il volo e il marchio “Dantone” è diventato sinonimo di innovazione nell’editoria musicale.
Dal digitale alla carta: una danza perfetta
Ma come si fa a convincere un creator, abituato a brillare dietro uno schermo, a scrivere un libro? La risposta è semplice: il fascino della carta! C’è qualcosa di magico nel vedere il proprio nome stampato su un libro, come un sigillo che attesta la propria credibilità. E poi, diciamocelo, chi non sogna di avere il proprio volume in libreria, tra i titoli più venduti?
Ma non è tutto rose e fiori. I creators potrebbero essere preoccupati che i loro metodi cartacei possano competere con i corsi online. Eppure, la chiave del successo è stata proprio la differenziazione. I libri non sono semplici trasposizioni, ma un modo per portare il loro volto e il loro messaggio al di fuori del web, in un contesto fisico, come il Guitar Show. Qui, gli appassionati possono finalmente incontrarli faccia a faccia, senza essere inseguiti per i corridoi. (E credetemi, è un sollievo!)
Creators roundtable: il grande incontro
Ma non crediate che il Guitar Show si limiti a vendere libri. Oh no! Qui si parla di eventi dal vivo, interazioni e, perché no, di un pizzico di spettacolo. La prima edizione del “Creators round table” ha sorpreso tutti, attirando un pubblico che probabilmente non si era mai avvicinato a una fiera del genere. È stato come se un gruppo di rockstar avesse fatto il suo ingresso trionfale, e il pubblico ha risposto alla grande!
Ogni apparizione sul palco ha creato una vera e propria folla, con giovani e meno giovani che accorrevano per vedere i loro idoli dal vivo. E a chi non piacerebbe assistere a una lezione di chitarra direttamente dal proprio youtuber preferito? È come un concerto, ma con meno urla e più didattica. (E chi lo dice che non si può imparare divertendosi?)
Un palco per tutti: la sfida della didattica
La grande sfida? Lasciare i creators liberi di esprimersi. In un ambiente dove le esibizioni possono facilmente diventare un’accozzaglia di virtuosismi, Dantone ha scelto di incoraggiare lezioni e spiegazioni su argomenti anche semplici. E indovinate un po’? Questa scelta ha attratto un pubblico nuovo, desideroso di imparare, ma anche di divertirsi.
Quest’anno, ad esempio, il tema della roundtable è stato “Chitarristi Naturali e Intelligenze Artificiali”. Immaginatevi un gruppo di chitarristi che discutono di tecnologia mentre suonano, e il tutto davanti a una platea che scatta foto e filma tutto. Un mix di tradizione e innovazione, insomma!
Bologna: una nuova casa per il Guitar Show
Il Guitar Show di quest’anno si è svolto a Bologna, una città che sa come accogliere eventi di grande portata. Dopo il successo delle passate edizioni a Padova, c’era una certa attesa, ma i risultati sono stati strabilianti! La location ha attratto una folla da far girare la testa, e i creators sono stati sparsi su vari palchi, creando un’atmosfera di vivace interazione.
La novità ha spiazzato, ma ha anche portato a performance più coinvolgenti e suonate, rispetto alle prime edizioni. Dantone ha già in mente di riportare un po’ di didattica per la prossima edizione, creando spazi dedicati a minilezioni, proprio come quelle che si possono trovare online. Insomma, per il futuro si prospettano nuove entusiasmanti sfide!