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La Federazione Italiana Editori Giornali (Fieg) ha avviato un’azione formale nei confronti di Google, chiedendo all’Agcom di esaminare il servizio AI Overviews. Gli editori sostengono che questo strumento, alimentato dall’intelligenza artificiale, stia riducendo la visibilità delle fonti originali, minacciando così la pluralità e la trasparenza nel panorama informativo.
Il caso è cruciale, poiché potrebbe influenzare l’applicazione del Digital Services Act e definire le regole per la gestione dell’informazione nell’epoca dell’AI generativa.
Le accuse della Fieg a Google
Secondo la Fieg, Google è diventato un vero e proprio traffic killer, sottraendo lettori e ricavi alle pubblicazioni. Di conseguenza, è stato presentato un reclamo presso l’Agcom, in qualità di Coordinatore nazionale dei Servizi Digitali, per sollecitare l’apertura di un’indagine formale da parte della Commissione europea, in base alle norme del DSA.
Una risposta coordinata a livello europeo
Questa iniziativa fa parte di una strategia più ampia che coinvolge anche l’ENPA (European Newspaper Publishers’ Association), che ha presentato richieste simili in altri stati membri. L’intento è quello di spingere Bruxelles a investigare se l’AI Overviews e la nuova funzione AI Mode violino le disposizioni del regolamento europeo sui servizi digitali.
Il funzionamento di AI Overviews e le sue implicazioni
Il servizio AI Overviews integra risposte generate dall’intelligenza artificiale Gemini direttamente nei risultati di ricerca, spesso evidenziandole nella parte alta della pagina. Questo porta gli utenti a ricevere una sintesi delle informazioni senza dover visitare i siti delle testate, causando un effetto di disintermediazione.
Secondo gli editori, ciò rappresenta una forma di concorrenza sleale rispetto ai contenuti creati dalle aziende editoriali e contribuisce a una diminuzione della visibilità online, con conseguente perdita di traffico e di ricavi pubblicitari. La Fieg ha sottolineato che ciò costituirebbe un rischio sistemico per la sostenibilità economica dell’intero ecosistema informativo.
Statistiche a supporto delle preoccupazioni
Le ricerche indipendenti confermano le paure degli editori. Secondo il Pew Research Center, quando un AI Overview è presente nei risultati, la percentuale di clic verso siti esterni diminuisce dal 15% all’8%. Inoltre, Similarweb ha registrato un incremento delle ricerche zero-click, passando dal 56% al 69% tra maggio 2024 e maggio 2025.
Un’analisi di Semrush indica che nel marzo 2025 il 13,14% di tutte le query generava AI Overviews, rispetto al 6,49% di gennaio, e che il CTR medio dei link organici potrebbe ridursi fino al 20%. Inoltre, uno studio di Ahrefs ha evidenziato una diminuzione media del 34,5% dei clic sul primo link organico quando la pagina include un AI Overview.
Le risposte di Google e le implicazioni future
In risposta alle critiche, Google ha affermato che AI Overviews contribuisce ad aumentare l’utilizzo complessivo del motore di ricerca e che l’azienda invia quotidianamente miliardi di clic verso siti web di tutto il mondo. Secondo Google, i dati presentati dagli editori sarebbero parziali o distorti, e il calo del traffico potrebbe essere influenzato da fattori stagionali o cambiamenti negli interessi degli utenti.
Il reclamo della Fieg evidenza una tensione crescente tra il potere delle piattaforme e il futuro del giornalismo verificato. L’affidamento a risposte sintetiche automatizzate potrebbe ridurre la trasparenza e rendere più difficile distinguere tra contenuti editoriali e informazioni generate automaticamente.
Il rischio sistemico dell’AI
Il caso è cruciale, poiché potrebbe influenzare l’applicazione del Digital Services Act e definire le regole per la gestione dell’informazione nell’epoca dell’AI generativa.0
Il caso è cruciale, poiché potrebbe influenzare l’applicazione del Digital Services Act e definire le regole per la gestione dell’informazione nell’epoca dell’AI generativa.1