Il Digital Twin del Cimitero Monumentale di Staglieno

Scopri come il Cimitero di Staglieno si trasforma in un museo digitale grazie alla tecnologia.

Il Cimitero Monumentale di Staglieno rappresenta non solo la principale area di sepoltura di Genova, ma anche un autentico capolavoro architettonico, un luogo dove l’arte si fonde con la storia. Situato in una posizione incantevole tra il torrente Bisagno e le colline, questo cimitero si estende per 37 ettari e accoglie oltre 2.000 opere d’arte, rendendolo un patrimonio unico a livello mondiale. Recentemente, la sua bellezza e importanza culturale sono state amplificate dall’introduzione di un gemello digitale, un progetto all’avanguardia che promette di rivoluzionare la conservazione e la fruizione del patrimonio artistico.

Il progetto vincitore di innovazione

Il progetto del Digital Twin di Staglieno è stato premiato con il riconoscimento nazionale ESRI Smart Cultural Heritage 2023, presentato durante la Genova Smart Week 2024. Questo ambizioso progetto è stato realizzato grazie alla sinergia tra diverse istituzioni e uffici del Comune di Genova, in particolare l’Ufficio Sistemi Informativi Territoriali (SIT) e la Direzione Servizi Cimiteriali. L’iniziativa non solo mira a preservare l’immenso patrimonio artistico del cimitero, ma anche a promuovere nuovi strumenti di gestione e valorizzazione del sito.

Processo di digitalizzazione

La digitalizzazione del Cimitero Monumentale è stata realizzata utilizzando tecnologie avanzate, garantendo un livello di dettaglio senza precedenti. Geolander, partner tecnologico del progetto, ha condotto misurazioni e rilievi che non solo consentono di monitorare lo stato del sito, ma forniscono anche strumenti per la gestione e manutenzione. Grazie a queste tecnologie, è possibile identificare lo stato di degrado dei materiali e creare copie 3D per fini conservativi. Questo approccio è fondamentale non solo per la conservazione, ma anche per offrire opportunità di studio e ricerca accessibili anche a distanza.

Un museo virtuale per le nuove generazioni

La digitalizzazione non è solo un modo per preservare il patrimonio, ma anche un mezzo per trasmetterlo alle nuove generazioni. Grazie a laboratori didattici, gli studenti e i ricercatori possono interagire con una rappresentazione digitale del cimitero, approfondendo temi di storia, arte e tecniche di restauro. Questo approccio innovativo garantisce una custodia “virtuale” che affianca la conservazione fisica del sito, rendendo l’arte e la storia più accessibili e coinvolgenti.

GeoTwinFlow: un nuovo paradigma

Con l’adozione del GeoTwinFlow, il progetto ha dato vita a un nuovo tipo di progettazione che trasforma i dati digitali geografici in esperienze narrative. Questa metodologia olistica consente di creare versioni digitali non solo accurate, ma anche emozionanti, offrendo una visione immersiva del patrimonio culturale. “Staglieno Virtual” è la piattaforma che permette ai cittadini e ai turisti di intraprendere tour virtuali personalizzati, scoprendo le meraviglie artistiche del cimitero attraverso itinerari tematici.

Opere d’arte in primo piano

All’interno di “Staglieno Virtual”, quattro statue di straordinario valore sono messe in evidenza. Tra queste troviamo l’Angelo della tomba Oneto di Giulio Monteverde, celebre per la sua bellezza; l’Angelo Caduto della tomba della famiglia Ribaudo, che ha ispirato una famosa copertina musicale; l’Angelo Nocchiero della famiglia Carpaneto, noto anche per il suo legame con l’imperatrice Sissi; e la statua commissionata da Caterina Campodonico, opera di Lorenzo Orengo. Queste opere, insieme alla storia del cimitero, costituiscono le fondamenta del progetto di digitalizzazione e valorizzazione.

Un modello replicabile per il futuro

Il Digital Twin del Cimitero Monumentale di Staglieno non è solo una copia digitale, ma un vero e proprio strumento strategico per la gestione del patrimonio culturale. La capacità di monitorare e intervenire tempestivamente sulle opere d’arte, insieme alla possibilità di analizzare l’evoluzione degli spazi verdi, lo rende un esempio da seguire per altre iniziative di digitalizzazione in ambito urbano e culturale. La collaborazione tra competenze tecniche e amministrative dimostra come innovazione e tradizione possano coesistere, proteggendo e raccontando la nostra eredità collettiva.

Scritto da AiAdhubMedia

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