Argomenti trattati
Il mercato automobilistico globale sta attraversando una fase di trasformazione senza precedenti. La crescita delle vendite in Asia e negli Stati Uniti si affianca a sfide significative per l’industria europea, che deve confrontarsi con nuove tecnologie e dinamiche geopolitiche. Durante il convegno dell’Osservatorio Connected Vehicle & Mobility del Politecnico di Milano, il Professor Umberto Bertelè ha messo in evidenza questi cambiamenti, illustrando come l’industria automobilistica si stia evolvendo.
Vendite globali e dinamiche di mercato
Nel 2024, il mercato automobilistico ha registrato vendite superiori a 75 milioni di unità, con un incremento del 2,5% rispetto all’anno precedente. La Cina si conferma il leader mondiale con circa 23,5 milioni di auto vendute, seguita dagli Stati Uniti con 16 milioni e dall’Europa che si attesta a 12 milioni. I mercati emergenti come India e Brasile continuano a mostrare tassi di crescita significativi, diventando nuovi punti di riferimento per i produttori.
Nonostante questo aumento delle vendite, l’Europa si trova di fronte a una contrazione della produzione del 6,2%. Questo scenario mette in luce le difficoltà industriali che l’Europa deve affrontare, tra ristrutturazioni e normative sempre più stringenti.
Competitività e resilienza del settore
La competitività futura del settore automotive non dipenderà solo dall’adozione di tecnologie all’avanguardia, ma anche dalla resilienza delle filiere produttive. La capacità di gestire risorse strategiche e di rispondere alle aspettative dei consumatori sarà cruciale. Le scelte strategiche fatte oggi dalle aziende influenzeranno il loro posizionamento competitivo nel domani, in un mercato sempre più globale.
La capitalizzazione di mercato di Tesla, che supera i 1.100 miliardi di dollari, è la testimonianza di un forte interesse degli investitori per l’auto elettrica. In contrasto, Volkswagen, pur avendo fatturati più elevati, ha una capitalizzazione significativamente inferiore rispetto ai colossi asiatici e americani, suggerendo difficoltà strutturali.
Le sfide dell’industria europea
Il settore automobilistico europeo sta affrontando crisi profonde. Volkswagen ha annunciato un piano di riduzione degli organici di 35.000 unità entro il 2030, mentre Nissan prevede un taglio del personale del 15% e una riduzione dei propri stabilimenti. Queste misure, sebbene contestate dai sindacati, sono considerate necessarie per garantire la sostenibilità economica delle aziende.
Inoltre, le misure tariffarie imposte dagli Stati Uniti e le ritorsioni della Cina sulle terre rare generano una notevole incertezza. Le prospettive per i profitti di Toyota, ad esempio, potrebbero ridursi del 21% se le attuali condizioni di mercato persistono.
Mobilità elettrica e innovazione tecnologica
La mobilità elettrica ha visto un significativo impulso da normative europee, ma anche una competizione serrata nel settore. Le batterie, considerato il componente fondamentale di un veicolo elettrico, hanno registrato progressi straordinari. Aziende come BYD e CATL offrono batterie che garantiscono autonomie superiori ai 470 km, con tempi di ricarica notevolmente ridotti rispetto ai competitor.
Questi sviluppi potrebbero favorire l’adozione di massa delle auto elettriche, risolvendo uno dei problemi principali legati alla ricarica. Tuttavia, il futuro della mobilità non si limita all’elettrico; la guida autonoma e i Robotaxi rappresentano un fronte innovativo, soprattutto in Cina, dove ci sono già strade autorizzate per questi veicoli.
Il ruolo strategico della Cina
La Cina gioca un ruolo dominante nello sviluppo di veicoli elettrici e tecnologie di guida autonoma, spinta da motivazioni economico-strategiche. Le aziende occidentali si trovano a dover affrontare il divario tecnologico e di mercato. Inoltre, la sostenibilità economica dell’auto elettrica dipenderà dalla regolamentazione attuale e dalle politiche ambientali.
La diffusione dei Robotaxi, infine, rappresenta una tappa inevitabile nella mobilità urbana. Tuttavia, la sua realizzazione concreta richiederà progressi tecnologici e una chiara regolamentazione della sicurezza. Il futuro dell’industria automobilistica è quindi un percorso intricato, ricco di sfide e opportunità.