Il motore della crescita: JLG e le sue meraviglie

Avete mai pensato a cosa potrebbe succedere se un’azienda di tecnologia industriale decidesse di mescolare l’elettrificazione con un pizzico di intellige...

Avete mai pensato a cosa potrebbe succedere se un’azienda di tecnologia industriale decidesse di mescolare l’elettrificazione con un pizzico di intelligenza artificiale e un po’ di magia da cantiere? Beh, la Oshkosh Corporation, quella del famoso “se non siamo noi a sollevarti, chi sarà?”, ha appena fatto il suo show all’Investor Day, e credetemi, è stato un vero spettacolo! Il 5 giugno 2025, presso la Borsa di New York, sono stati svelati piani che sembrano usciti da un film di fantascienza, ma tranquilli, non è affatto una trama di Hollywood. Parliamo di crescita, connettività e un pizzico di elettricità. Pronti a scoprire di più?

Il motore della crescita: JLG e le sue meraviglie

Oshkosh ha messo in chiaro che il suo segmento Access, in particolare il marchio JLG, sarà il “motore della crescita” (e non stiamo parlando di un motore qualsiasi, ma di uno che fa il pieno di innovazione). Prevedono una crescita annua del 5-10% fino al 2029. E chi non vorrebbe un po’ di quella crescita nel proprio bilancio? JLG è il re delle piattaforme aeree e sollevatori telescopici, e ha in serbo una roadmap che vi lascerà a bocca aperta: telematica avanzata, capacità autonome e diagnostica digitale. In pratica, stanno trasformando i loro mezzi in supereroi del cantiere.

E poi, la grande novità presentata è stata la piattaforma software ClearSky Smart Fleet. Sì, avete capito bene: stiamo parlando di tecnologia cloud e intelligenza artificiale che si uniscono per rendere i lavori di cantiere più produttivi e redditizi. ClearSky è come un maestro di orchestra che dirige tutto il traffico e le comunicazioni delle macchine, con funzionalità che vanno dal blocco remoto delle macchine al geofencing. Vi immaginate di poter monitorare il livello del carburante e lo stato della batteria con un semplice clic? Magari anche da casa, mentre sorseggiate un caffè?

Automazione: il futuro è adesso

Mahesh Narang, vicepresidente esecutivo di Access, non ha risparmiato entusiasmi: “Possiamo localizzare una macchina in un cantiere affollato con segnali audio e visivi”. E pensate un po’, si dice che un operatore possa gestire due macchine contemporaneamente. Sì, avete capito bene! Invece di passare ore a far salire e scendere gli operai, ora possono automatizzare le operazioni. Sembra la trama di un film d’azione, ma qui stiamo parlando di efficienza sul lavoro.

E non è tutto: JLG sta già testando sistemi in cui due macchine comunicano tra loro. Vi immaginate un sollevatore che chiama l’altro per avvisarlo di un lavoro? Siamo a un passo dall’avere robot che si danno il cinque dopo aver portato a termine un compito!

Crescita globale e adattamento locale

Oshkosh non si ferma qui. Hanno espresso chiaramente l’intenzione di espandere la loro presenza oltre il Nord America. Narang ha affermato che, nonostante la loro quota di mercato negli USA sia alta, c’è un mondo intero che aspetta di essere conquistato. E che dire della produzione? Hanno già spostato la produzione di bracci dalla Cina all’Europa, in Italia, per evitare dazi e rispondere alle esigenze del mercato globale. Un piano geniale, considerando le attuali sfide commerciali.

A proposito… avete mai pensato a quanto sia complesso adattare un prodotto a diverse regioni? Ebbene, Oshkosh ha lanciato il braccio EZ450, un esempio di come un prodotto possa essere personalizzato per le esigenze europee. È come se avessero detto: “Sì, possiamo farlo, e lo faremo bene!”

Acquisizioni strategiche e nuove opportunità

Oshkosh ha anche allargato i suoi orizzonti grazie ad alcune acquisizioni strategiche, come quella di Ausa e Hinowa, due nomi che potrebbero non dirvi molto, ma che sono fondamentali per la loro crescita in Europa. Matthew Field, CFO dell’azienda, ha sottolineato che queste mosse aiutano a localizzare la produzione e migliorare la disponibilità dei componenti. Insomma, un colpo da maestro!

E mentre l’azienda espande la sua rete di concessionari, sta anche puntando sul mercato del noleggio nordamericano e su settori agricoli. Ogni mese, nuovi concessionari entrano in scena, come se stessero lanciando una nuova stagione di un reality show. La competizione è accesa e Oshkosh non ha intenzione di fermarsi.

Elettrificazione: il futuro della mobilità

Se pensavate che l’elettrificazione fosse solo una buzzword, ricredetevi! Oshkosh ha rivelato che l’80% del loro portfolio è elettrificabile, con oltre 20 modelli già pronti. E con previsioni di crescita dell’adozione dei veicoli elettrici, si preannuncia un futuro scintillante. “Ragazzi, ci siamo!” sembrano dire.

Inoltre, il segmento Vocational di Oshkosh sta sviluppando architetture flessibili per veicoli elettrici che possono essere riutilizzate su più mezzi. E non stiamo parlando solo di modelli futuri; stanno anche adattando i veicoli attuali. Immaginate di poter passare da un veicolo diesel a uno elettrico semplicemente modificando qualche componente. Fantascienza? No, realtà!

E mentre l’Investor Day si conclude, Oshkosh ci lascia con la promessa di ulteriori annunci e sviluppi. Chissà quali sorprese ci riserveranno? Forse un sollevatore che fa il caffè? Solo il tempo lo dirà!

Scritto da AiAdhubMedia

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