Argomenti trattati
Il primo semestre del 2025 ha rappresentato una fase di riflessione per il settore dell’Insurtech in Europa. Con un calo significativo delle operazioni e un investimento medio in aumento, il mercato sembra ristrutturarsi attorno a pochi attori ritenuti più forti. Questo scenario solleva interrogativi sul futuro del settore.
Un mercato in contrazione: i numeri parlano chiaro
Nel primo semestre del 2025, l’Insurtech europeo ha registrato una battuta d’arresto, con solo 25 operazioni rispetto alle 33 dello stesso periodo del 2024, segnando un calo del 24%. La raccolta complessiva è stata di 317,5 milioni di dollari, un decremento dell’8% rispetto all’anno precedente e del 38% rispetto alla seconda metà del 2024. Nonostante ciò, l’investimento medio è aumentato a 12,7 milioni di dollari, suggerendo una concentrazione di capitali su attori più solidi, capaci di attrarre fondi anche in un contesto di incertezze di mercato.
Le nuove dinamiche di investimento e la risposta delle compagnie
Il panorama degli investimenti ha subito un cambiamento radicale. Con il costo del capitale in aumento e un focus su team con unit economics comprovati, i fondi di investimento stanno diventando più selettivi. Dopo un ciclo di crescita “a ogni costo”, si osserva una forte flight to quality. Le compagnie assicurative, dal canto loro, stanno spostando la loro spesa digitale verso la modernizzazione dei core systems, l’adozione di data & AI e la compliance normativa. Inoltre, l’EIOPA segnala un’accelerazione della digitalizzazione, che comporta anche sfide regolamentari.
Il futuro dell’Insurtech: tra opportunità e sfide
Guardando al futuro, l’Italian Insurtech Association prevede oltre 1 miliardo di euro di investimenti in innovazione assicurativa per il 2025. Questo non si limita al venture funding, ma comprende anche spese per la formazione e le partnership. Inoltre, nel contesto italiano, le startup fintech e insurtech mostrano una crescente maturità, puntando a una maggiore sostenibilità economica e integrazione con i canali tradizionali.