Argomenti trattati
- L’ottimismo delle PMI e i piani di investimento
- I vantaggi percepiti dell’intelligenza artificiale
- Familiarità con la tecnologia e investimenti futuri
- Settori chiave per l’adozione dell’IA
- Le sfide nell’adozione dell’intelligenza artificiale
- Iniziative di formazione e inclusione
- Cybersecurity e preoccupazioni legate ai dati
Le micro, piccole e medie imprese (MPMI) brasiliane stanno abbracciando con entusiasmo il potenziale dell’intelligenza artificiale (IA). Recenti ricerche mostrano che il 77% dei decisori di queste aziende considera l’IA un alleato fondamentale per semplificare i processi aziendali. Questo dato emerge dallo studio “L’intelligenza artificiale nelle micro, piccole e medie imprese: tendenze, sfide e opportunità”, commissionato da Microsoft a Edelman Comunicação. L’ottimismo è palpabile, con il 75% delle aziende intervistate che si dice fiducioso riguardo all’impatto positivo dell’IA sul proprio operato.
L’ottimismo delle PMI e i piani di investimento
Il panorama delle PMI in Brasile è caratterizzato da un forte spirito imprenditoriale e da una crescente consapevolezza dei benefici dell’intelligenza artificiale. Circa il 73% delle aziende ha dichiarato l’intenzione di investire o di iniziare a investire nell’IA. Di queste, il 61% ha già elaborato piani d’azione specifici per l’implementazione di questa tecnologia. Questo trend ottimistico non è limitato ai vertici aziendali: il 54% dei dirigenti considera l’IA una priorità, mentre il 64% dei dipendenti si mostra fiducioso sui risultati che questa tecnologia potrà portare nelle loro attività quotidiane.
I vantaggi percepiti dell’intelligenza artificiale
Le PMI brasiliane identificano numerosi vantaggi nell’adozione dell’intelligenza artificiale. Tra questi, il 77% degli intervistati ha notato un miglioramento nella qualità del lavoro, mentre il 76% ha riscontrato un aumento della produttività. Non solo, il 70% degli imprenditori crede che l’IA possa contribuire a migliorare la soddisfazione del cliente. Un altro aspetto importante è l’influenza positiva sull’engagement dei dipendenti, come confermato dal 65% delle aziende. Le principali applicazioni dell’IA includono assistenti virtuali per il servizio clienti (73%), ricerca su internet (66%) e servizi personalizzati (65%).
Familiarità con la tecnologia e investimenti futuri
Un altro dato interessante è la crescente familiarità delle PMI con l’intelligenza artificiale: circa il 52% dei decisori si dichiara molto o abbastanza esperto in materia. Questo livello di conoscenza si riflette nelle intenzioni di investimento, che vedono le piccole imprese (85%) in prima linea, seguite dalle micro (71%) e dalle medie imprese (64%). Le PMI sono motivate a investire nell’IA per migliorare efficienza, produttività e agilità: il 59% delle aziende di medie dimensioni e il 53% delle piccole imprese vedono in questo miglioramento la principale ragione per l’adozione della tecnologia.
Settori chiave per l’adozione dell’IA
Lo studio ha identificato i settori più attivi nell’adozione dell’intelligenza artificiale, con il marketing (17%), IT (16%) e customer service (14%) che si posizionano ai vertici. Tuttavia, le differenze emergono a seconda della dimensione e del tipo di azienda. Nelle aziende non digitali, il marketing è il principale motore dell’adozione dell’IA, mentre nelle aziende native digitali, il settore IT assume un ruolo predominante nelle decisioni d’acquisto.
Le sfide nell’adozione dell’intelligenza artificiale
Nonostante l’ottimismo e l’interesse per l’IA, le PMI affrontano anche sfide significative. Una delle principali è la difficoltà nel reperire forza lavoro qualificata, con il 28% delle aziende che segnala difficoltà nell’assunzione di talenti specializzati. Inoltre, il 24% ha difficoltà a formare il personale esistente, con una quota più alta nelle medie imprese. È fondamentale che le PMI investano nella formazione per sviluppare competenze in materia di intelligenza artificiale, che rappresentano una delle principali richieste nel mercato del lavoro attuale.
Iniziative di formazione e inclusione
Per affrontare queste sfide, Microsoft ha lanciato il programma ConectAI, con l’obiettivo di formare 5 milioni di persone in Brasile entro il 2027 in competenze legate all’intelligenza artificiale. Questo programma mira non solo a preparare la forza lavoro per le trasformazioni del mercato, ma anche a garantire un futuro più equo e inclusivo. Investire nell’infrastruttura cloud e nell’IA è essenziale per sviluppare un ecosistema tecnologico robusto nel Paese.
Cybersecurity e preoccupazioni legate ai dati
Un aspetto cruciale da considerare è la cybersecurity. Il 60% delle aziende riconosce l’importanza di promuovere cambiamenti culturali per sfruttare appieno i vantaggi dell’IA, ma ci sono ostacoli come i costi di investimento, le preoccupazioni sulla privacy dei dati e le minacce alla sicurezza informatica. La sicurezza dei dati è una preoccupazione primaria, con il 48% delle aziende che teme il furto o l’uso improprio delle informazioni sensibili. L’implementazione di politiche chiare riguardo all’uso dell’IA e alla governance dei dati è fondamentale per garantire un’adozione sicura e responsabile di questa tecnologia.