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Immagina di svegliarti un giorno e di scoprire che l’India è diventata il nuovo Eldorado del foodservice. Sì, hai capito bene! Con oltre 1,4 miliardi di abitanti e una classe media che cresce a vista d’occhio, questo paese è pronto a conquistare il mondo gastronomico. E non stiamo parlando solo di curry e naan, ma di tendenze che fanno sognare gli operatori del settore foodservice B2B.
I fattori che fanno sognare
Quali sono i segreti di questo successo? Prima di tutto, la digitalizzazione ha preso piede come una star di TikTok. La domanda di prodotti plant-based e clean label sta esplodendo, mentre le aree rurali si stanno espandendo con una velocità che fa girare la testa. E poi ci sono le nuove strategie di ingresso nel mercato che fanno girare la testa a chiunque.
Nel 2024, il mercato alimentare indiano ha raggiunto un valore di circa 650 milioni di dollari nel segmento dei prodotti plant-based, con una crescita annuale prevista del 30%. Se paragonato ai circa 9,78 miliardi di dollari del mercato plant-based europeo (+10,3%), capiamo subito che l’India è pronta a spiccare il volo. E non dimentichiamo gli USA e l’UE che fanno a gara per guadagnarsi la fetta più grande della torta, generando rispettivamente 12,1 miliardi di dollari (+6,4%). Qui, il mercato indiano si dimostra un vero e proprio gigante in erba.
Segmenti in ascesa
- Food delivery: un vero e proprio boom!
- Prodotti plant-based: per i vegetariani e non solo.
- Ingredienti funzionali e biologici: per chi ama sentirsi bene.
Secondo un report di GlobesNewswire, il mercato indiano del food delivery crescerà da 31,77 miliardi di dollari nel 2024 a oltre 140 miliardi entro il 2030. E se pensi che in Europa il CAGR si attesti attorno al 10,4%, e negli Stati Uniti al 12,8%, beh, l’India sta davvero accelerando come un’auto da corsa!
Zomato e Swiggy: le superstar del foodservice
Ricordi Zomato? Quella piattaforma di recensioni di ristoranti che nel 2008 ha iniziato a farsi notare? Oggi è diventata una super-app del foodservice in India! Non solo food delivery, ma anche abbonamenti e una piattaforma B2B chiamata Hyperpure, dove i ristoratori possono acquistare ingredienti freschi e tracciabili direttamente dagli agricoltori. Insomma, un vero e proprio supermercato virtuale!
E che dire di Swiggy? Lanciata nel 2014, ha saputo conquistare rapidamente il mercato, ma è con Instamart che ha davvero fatto centro. Consegne di alimentari in meno di 15 minuti? Sì, grazie a una rete di dark store che sembra uscita da un film di fantascienza. E non dimentichiamo Swiggy Bolt, che ha reso la logistica più veloce di un caffè al bar!
Le nuove abitudini dei consumatori indiani
I consumatori indiani sono sempre più attenti alla salute, alla sostenibilità e alla trasparenza. Con informazioni a portata di mano e un crescente interesse verso le tendenze globali, il mercato degli ingredienti funzionali in India ha raggiunto i 3,6 miliardi di dollari nel 2024, con previsioni che lo vedono salire a 5,7 miliardi entro il 2033. Pensate che GoodDot, un’innovativa startup indiana, ha lanciato oltre 50 alternative plant-based a piatti tradizionali come il keema pav, portando un tocco di modernità a ricette storiche.
Un ecosistema in evoluzione
Non è tutto: l’India offre un ecosistema favorevole per le partnership internazionali. La FSSAI, l’ente governativo che regola la sicurezza alimentare, ha fatto passi da gigante per allinearsi agli standard internazionali. Grazie a riforme che semplificano i processi di registrazione e migliorano la tracciabilità, l’ingresso nel mercato indiano è più facile che mai. E chi non vorrebbe esplorare queste opportunità, magari partendo da fiere internazionali come SIGEP?
A proposito, chi ha detto che il cibo non può essere un’avventura? L’India ha dimostrato che ci sono opportunità ovunque, basti solo saperle cercare. E ora, mentre tutti guardano a questo gigante asiatico, la vera domanda è: sei pronto a cogliere le opportunità che presenta?