Local internet breakouts: perché le aziende devono cambiare approccio

La realtà è meno politically correct: le aziende devono abbandonare le vecchie architetture per rimanere competitive.

Diciamoci la verità: il modo in cui le organizzazioni gestiscono la connettività sta subendo una vera e propria rivoluzione. I local internet breakouts, ovvero quei punti di accesso a Internet situati il più vicino possibile all’utente finale, stanno diventando il nuovo standard. E le tradizionali architetture hub-and-spoke? Beh, rischiano di diventare un ricordo del passato. Ma perché stiamo assistendo a questa transizione? E quali sono i reali benefici che le aziende possono trarre da questa scelta?

La transizione verso i local internet breakouts

Fino a non molto tempo fa, le aziende si affidavano a strutture hub-and-spoke per instradare il traffico attraverso i data center centralizzati, spesso ricorrendo al multiprotocol label switching (MPLS). Questo approccio prevedeva di far passare il traffico attraverso una serie di dispositivi di sicurezza prima di raggiungere il web. Ora, però, con l’avvento di applicazioni SaaS e cloud come Microsoft 365 e Salesforce, il panorama è cambiato radicalmente. Oggi, la maggior parte della larghezza di banda delle reti WAN è consumata da traffico diretto verso Internet, rendendo l’instradamento del traffico verso i data center aziendali non solo costoso, ma anche inefficace.

Le aziende che continuano a seguire la vecchia strada si trovano di fronte a costi elevati e a una latenza nelle applicazioni che compromette l’esperienza degli utenti. Al contrario, i local breakouts permettono di deviare il traffico internet direttamente verso i fornitori di servizi locali, riducendo il carico sulla rete aziendale e migliorando notevolmente la velocità per l’utente finale. E allora, cosa aspettano le aziende a fare il grande salto verso questa nuova era?

I vantaggi dei local internet breakouts

Implementare i local internet breakouts consente alle organizzazioni di sfruttare connessioni a basso costo, migliorando l’efficienza della rete e riservando l’MPLS per le applicazioni che richiedono una connessione più sicura e diretta. Tuttavia, non possiamo negare che questa transizione porti con sé delle sfide. Ogni breakout deve essere protetto con gli stessi standard di sicurezza delle architetture centralizzate, il che può rivelarsi un compito oneroso e costoso.

Le aziende non possono semplicemente replicare gli stack di sicurezza aziendale in ogni singola filiale. Questo approccio è economicamente insostenibile e porta con sé la complessità di dover gestire e aggiornare una miriade di dispositivi di sicurezza. E, dal punto di vista tecnico, i firewall di nuova generazione (NGFW) e altri dispositivi di sicurezza non sono stati progettati per gestire le applicazioni cloud, risultando facilmente sopraffatti dalla loro richiesta di connessioni di lungo periodo.

Con l’aumento esponenziale del traffico crittografato, le aziende devono affrontare un ulteriore ostacolo: l’ispezione SSL. Le soluzioni tradizionali richiedono una potenza di calcolo significativa per la decrittazione, l’ispezione e la ricrittografia del traffico, un processo che può compromettere drasticamente le prestazioni della rete. Allora, come possono le aziende garantire la sicurezza mentre abbracciano i local internet breakouts?

Rivoluzionare la sicurezza con il cloud

La risposta è più semplice di quanto si pensi: abbracciare la sicurezza basata su cloud. Le soluzioni di sicurezza cloud non solo semplificano la gestione delle politiche di sicurezza attraverso tutte le filiali, ma offrono anche un approccio scalabile e flessibile che si adatta perfettamente alle esigenze delle aziende moderne. Con un operatore di sicurezza esperto nel cloud, le organizzazioni possono implementare la sicurezza per i loro local internet breakouts senza compromettere le prestazioni.

La chiave è che la sicurezza non deve più essere vincolata a una posizione fisica. Le politiche di accesso e sicurezza possono seguire gli utenti ovunque si trovino, consentendo una protezione uniforme. Le aziende possono instradare il traffico verso il cloud e iniziare immediatamente a ispezionare ogni tipo di traffico, inclusi quelli crittografati. Questa strategia non solo migliora l’efficienza, ma riduce anche il rischio di attacchi informatici sfruttando il traffico SSL.

In un mondo dove la sicurezza è sempre più critica, le aziende non possono permettersi di restare indietro. È tempo di abbandonare le vecchie architetture e investire in soluzioni innovative che non solo migliorano la connettività, ma garantiscono anche una protezione robusta.

Conclusione provocatoria

In conclusione, le aziende che continuano a dipendere da architetture di rete obsolete stanno semplicemente tirando il collo a se stesse. I local internet breakouts rappresentano una soluzione necessaria per rimanere competitivi nel panorama attuale, e la sicurezza cloud è il futuro. Il re è nudo, e ve lo dico io: se non ci si adatta, si rischia di rimanere indietro, e questo potrebbe tradursi in una catastrofe per la propria azienda.

Invitiamo tutti a riflettere criticamente su come stanno gestendo la loro connettività e a considerare se sia giunto il momento di attuare un cambiamento radicale.

Scritto da AiAdhubMedia

Come l’IA sta trasformando il settore delle telecomunicazioni