Nuove prassi per la cybersicurezza nelle pmi

Le nuove prassi Uni/PdR 174 offrono a PMI e telco strumenti per migliorare la sicurezza informatica.

Immaginate di svegliarvi un giorno e scoprire che i sistemi della vostra azienda sono stati compromessi. Le minacce informatiche non sono più un’eventualità lontana, ma una realtà che colpisce aziende di ogni dimensione. In questo contesto, la recente introduzione della prassi di riferimento Uni/PdR 174, promossa da Accredia in collaborazione con Cini Cybersecurity National Lab e Uninfo, rappresenta un passo fondamentale per le piccole e medie imprese (PMI) e le telecomunicazioni. Questo documento intersettoriale si propone di fornire un quadro pratico per adeguare i sistemi di gestione della sicurezza alle normative vigenti.

La crescente importanza della cybersicurezza

Non è un segreto: le minacce informatiche sono in aumento. Con il progresso tecnologico, le aziende devono affrontare un panorama di rischi sempre più complesso. Le istituzioni, da parte loro, mostrano un’attenzione crescente verso la protezione dei dati, delle reti e delle infrastrutture critiche. Qui entra in gioco la prassi Uni/PdR 174, concepita per aiutare le organizzazioni, specialmente nel settore delle telecomunicazioni, a dotarsi di sistemi di gestione robusti e riconosciuti a livello internazionale. Adottare framework certificati non solo aumenta il livello di cybersicurezza, ma contribuisce anche a costruire un ecosistema più sicuro.

Obiettivi della prassi Uni/PdR 174

La prassi Uni/PdR 174 è stata creata per rispondere a esigenze di contrasto e contenimento dei rischi informatici. Essa armonizza la norma Uni Cei En Iso/Iec 27001, ampiamente adottata, con il Cyber Security Framework del NIST, molto utilizzato negli Stati Uniti. Questo strumento pratico permette alle aziende di autovalutarsi, dimensionando lo sforzo necessario per ottenere la certificazione accreditata. In pratica, si tratta di un approccio integrato che facilita l’adeguamento ai requisiti di cybersicurezza e sicurezza delle informazioni, in linea con le normative vigenti.

Cyber-Information Security Management System (C-Isms)

Uno degli aspetti più significativi della prassi è la creazione del C-Isms. Questo sistema di gestione combina i principi della sicurezza delle informazioni con un approccio dinamico, capace di adattarsi rapidamente ai cambiamenti del cyberspazio e all’evoluzione delle minacce. Il C-Isms offre un framework metodologico che permette alle aziende di migliorare la loro capacità di protezione e reazione agli attacchi informatici. Un aspetto che, personalmente, trovo affascinante è come queste pratiche possano trasformare la percezione della sicurezza informatica da semplice obbligo a vera e propria opportunità di crescita e sviluppo.

Benefici concreti per le organizzazioni

Adottare la prassi Uni/PdR 174 apporta numerosi vantaggi tangibili. Le organizzazioni possono, ad esempio, dimostrare maggiore affidabilità e trasparenza nei confronti di clienti, partner e fornitori. Questo si traduce in una fiducia rafforzata e in una reputazione più solida. Ma non è tutto: l’adozione di standard elevati di sicurezza informatica può aprire nuove opportunità di mercato, specialmente per quelle aziende che operano a livello globale, semplificando il processo di conformità. La prassi consente anche di ottimizzare le risorse, concentrandosi sulle vulnerabilità più critiche.

La sfida delle telecomunicazioni

Il settore delle telecomunicazioni si trova di fronte a sfide uniche. Nel primo trimestre del 2025, gli attacchi informatici settimanali sono aumentati del 94%, con una media di 2.664 incidenti per organizzazione. Questo è un campanello d’allarme, non solo per le aziende, ma per l’intera società. Con i ricavi previsti in crescita a un ritmo più lento dell’inflazione, l’erosione della redditività a causa dei costi di conformità potrebbe diventare una realtà. È un circolo vizioso, non credi?

Integrazione della sicurezza informatica nelle strategie aziendali

Le aziende di telecomunicazioni non possono più considerare la conformità come l’unico obiettivo. È essenziale integrare la sicurezza informatica e la resilienza come imperativi strategici. La connettività non basta più; fiducia, sicurezza e servizio ininterrotto saranno i pilastri del futuro. Senza solide difese informatiche, i rischi non si limitano alle perdite finanziarie, ma minacciano la sicurezza nazionale e la fiducia dei cittadini.

Riflessioni finali

In un mondo in cui la cybersicurezza diventa sempre più cruciale, l’adozione di prassi come la Uni/PdR 174 non è solo una scelta strategica, ma una necessità. Le organizzazioni devono abbracciare questa evoluzione, non solo per proteggere se stesse, ma per contribuire a un sistema più sicuro per tutti. Personalmente, ritengo che il futuro della sicurezza informatica risieda nella collaborazione e nell’innovazione continua, elementi che ci permetteranno di affrontare le sfide che ci attendono.

Scritto da AiAdhubMedia

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