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Diciamoci la verità: il mondo degli animali domestici è in continua evoluzione e, con esso, anche il nostro modo di concepire il turismo e i servizi a loro dedicati. Negli ultimi anni, l’attenzione verso il benessere degli animali ha portato a un’esplosione di iniziative che promettono di rendere le esperienze di viaggio più inclusive per i nostri amici a quattro zampe. Ma siamo certi che questa tendenza sia davvero una risposta a un bisogno reale, o piuttosto una moda con cui le aziende cercano di fare cassa?
Il turismo pet friendly: realtà o marketing?
Iniziamo con una provocazione: il turismo pet friendly è una necessità o solo una strategia di marketing? Mars Petcare, con il suo marchio Cesar, ha recentemente annunciato l’estensione della partnership con Tripadvisor per promuovere il turismo pet friendly a livello europeo. Questo potrebbe sembrare un passo avanti per i diritti degli animali, ma non dimentichiamo che dietro ogni iniziativa commerciale ci sono sempre interessi economici. La verità è che, mentre più di 3 milioni di famiglie in Italia possiedono un animale domestico, non tutti sono disposti a viaggiare con loro. Secondo un sondaggio del 2022, solo il 27% degli italiani ha affermato di voler portare il proprio animale in vacanza.
Ma i dati non finiscono qui: secondo l’Associazione Nazionale Professionale dei Veterinari, il 55% degli animali domestici soffre di ansia da separazione. Quindi, chiediamoci: quanto sia effettivamente sano per un cane o un gatto viaggiare, magari in un contesto non familiare, solo per il gusto del loro proprietario di non lasciarli a casa?
Iniziative e trend nel mondo pet
Ci sono però segnali di un reale cambiamento. Ad esempio, Adaptil ha lanciato una nuova campagna digitale rivolta ai giovani, cercando di sensibilizzare sul benessere comportamentale degli animali. E non è solo Adaptil: anche Viridea ha arricchito il suo Garden Center con una nuova postazione per la toelettatura dei cani, un chiaro segnale che il mercato si sta adattando alle esigenze dei proprietari.
Ma la domanda rimane: queste iniziative rispondono a una vera esigenza del mercato o sono solo una risposta a una moda del momento? L’apertura dell’undicesimo pet shop di Hobbyzoo in Sicilia occidentale potrebbe sembrare una buona notizia per gli amanti degli animali, ma non dimentichiamo che la saturazione del mercato potrebbe portare a una spirale di concorrenza che non sempre giova al benessere degli animali stessi.
Legislazione e futuro del benessere animale
Recentemente, il Parlamento europeo ha votato a favore della prima proposta di legge sul benessere e la tracciabilità di cani e gatti. Un passo importante, certo, ma ci si potrebbe chiedere: è sufficiente? La realtà è meno politically correct: le leggi da sole non possono garantire il benessere degli animali, e serve un cambio culturale profondo per far sì che le persone comprendano l’importanza di una corretta gestione del rapporto con il proprio animale domestico.
In conclusione, è evidente che il trend del pet friendly sta crescendo, ma non possiamo ignorare che potrebbe anche essere un’arma a doppio taglio. Più che un obbligo di adattamento, ci vorrebbe un invito a riflettere sul reale bisogno di queste iniziative. La vera sfida per il futuro non è solo adattarsi a una moda, ma capire come rendere la vita dei nostri animali domestici davvero migliore.