Riscoprire l’importanza della comunicazione umana nell’era dell’IA: un viaggio tra tecnologia e relazioni umane

Riscopriamo l'importanza della comunicazione umana e la responsabilità etica che essa comporta.

La scelta del tema “Custodire voci e volti umani” per la 60ª Giornata Mondiale delle Comunicazioni Sociali, indetta da Papa Leone XIV per il 17 maggio, rivela un significato profondo e attuale. Questo titolo interpella ogni individuo in un contesto sempre più dominato dalla tecnologia.

La comunicazione come responsabilità sociale

Viviamo in un’epoca in cui l’intelligenza artificiale, sia generativa che conversazionale, ha trasformato il modo di comunicare. La comunicazione non è più un semplice scambio tecnico di informazioni, ma un atto legato alla responsabilità sociale, educativa e democratica. Ogni giorno, come fruitori e produttori di comunicazione, si è chiamati a riflettere su come utilizzare questi strumenti e sui valori da promuovere.

Il ruolo dell’umano nella comunicazione

Contrariamente a quanto si possa pensare, non è l’intelligenza artificiale a generare contenuti autonomamente. Sono gli esseri umani a farlo. La tecnologia, come un catalizzatore, si attiva solo grazie all’intervento umano. Ciò richiama a una consapevolezza fondamentale: non è possibile delegare alle macchine ciò che è intrinsecamente umano, come la coscienza e il discernimento. Ogni comunicazione deve essere considerata un atto che richiede giudizio, empatia e una solida responsabilità morale.

I rischi della centralizzazione del potere

In un contesto in cui il potere della comunicazione è concentrato nelle mani di poche grandi aziende globali, è cruciale affrontare questa realtà da una prospettiva politica, economica e sociale. Tuttavia, è importante ricordare che, nonostante la mancanza di potere apparente, ogni individuo ha la capacità di influenzare il discorso pubblico. Nessun algoritmo è in grado di generare contenuti d’odio senza il consenso attivo dei singoli. Questa consapevolezza invita a un uso responsabile dei mezzi di comunicazione.

Promuovere un’alfabetizzazione media responsabile

Per navigare in questo panorama complesso, è essenziale sviluppare un’alfabetizzazione media e una comprensione dell’intelligenza artificiale che vadano oltre la mera competenza tecnica. È necessario educarsi a un uso consapevole e critico degli strumenti digitali, comprendendo che il proprio comportamento ha il potere di orientare la comunicazione verso la libertà e il pensiero critico.

Riconoscere e celebrare i modelli positivi

Esistono già numerosi esempi di giovani e organizzazioni che utilizzano i social media in modo costruttivo e positivo. Questi esempi saranno celebrati durante il Premio Nazionale Comunicazione Costruttiva 2025, che si terrà il 2 dicembre al Teatro Filodrammatici di Milano. Quest’anno, il tema del premio è “Comunicare giovane”, con l’obiettivo di riconoscere le iniziative dedicate a una buona informazione per i giovani, coinvolgendoli e valorizzandoli.

Costruire un futuro migliore attraverso la comunicazione

Questo evento rappresenta un’opportunità per riaffermare l’importanza di esempi positivi. In un panorama in cui si parla spesso di comunicazione negativa e demoralizzante, è fondamentale mettere in luce pratiche che promuovano un cambiamento autentico. Secondo Papa Leone XIV, la comunicazione deve essere un mezzo per custodire l’umano, dove la voce rappresenta la relazione e il volto il riconoscimento dell’altro. È essenziale garantire che il presente e il futuro della comunicazione siano guidati da persone che diffondono conoscenza, consapevolezza e speranza.

La Giornata Mondiale delle Comunicazioni Sociali invita a riflettere sul ruolo di ciascuno in questo contesto. Non è possibile permettere che la tecnologia sostituisca l’umanità. È necessario essere protagonisti attivi di un cambiamento che valorizzi le relazioni umane. Al Premio Nazionale Comunicazione Costruttiva 2025 si celebreranno insieme le voci e i volti che contribuiscono a un futuro migliore.

Scritto da AiAdhubMedia

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