Rivoluzione digitale nelle banche: come trasformare i clienti in ambasciatori

Le banche devono reinventare il loro approccio per trasformare i clienti in veri e propri ambasciatori del brand.

Negli ultimi dieci anni, il settore bancario ha visto un cambiamento radicale, con investimenti che superano i 2,58 trilioni di dollari nella trasformazione digitale. Le nuove tecnologie hanno migliorato l’efficienza operativa e introdotto servizi innovativi, ma… c’è sempre un “ma”. Questo processo ha spesso portato a una riduzione del contatto umano con i clienti, trasformando le interazioni in esperienze sempre più transazionali e impersonali. Ricordo quando, all’inizio della mia carriera, i banchieri conoscevano i loro clienti per nome. Oggi, a volte, ci si sente come un numero in coda, giusto?

La sfida della fedeltà pigra

Il risultato di questa evoluzione? Quella che noi esperti chiamiamo “fedeltà pigra”. Secondo il Banking Consumer Study di Accenture, il 73% dei clienti ha rapporti con più istituti bancari, e un terzo di loro utilizza almeno una banca digitale. Tuttavia, questa dispersione non è necessariamente segno di insoddisfazione; piuttosto, è un riflesso di un disinteresse generale. Molti clienti rimangono con la loro banca per abitudine, senza una motivazione forte a promuovere attivamente i suoi servizi. Ma come possono le banche trasformare questo stato di cose?

Da clienti a ambasciatori

La sfida per le banche oggi non è solo quella di trattenere i clienti, ma di trasformarli in veri e propri ambasciatori del brand. Lo studio evidenzia che le banche che riescono a generare advocacy vedono una crescita dei ricavi fino a 1,7 volte più rapida rispetto ai concorrenti. Ma come si fa a ottenere questo risultato? Dobbiamo superare il modello di interazione puramente digitale, creando esperienze che rafforzino il coinvolgimento emotivo. Ecco dove entra in gioco l’Intelligenza Artificiale generativa, un’opportunità unica per coniugare efficienza digitale e interazione umana.

Il potere dell’IA nel settore bancario

Il Banking Consumer Study mette in luce che il 26% dei clienti desidera che la propria banca utilizzi l’IA per offrire servizi personalizzati. E non è tutto: il 62% degli intervistati sarebbe disposto a interagire con un assistente AI per compiti semplici. Ma, c’è un rovescio della medaglia: l’84% dei consumatori si aspetta che le banche proteggano con maggiore attenzione i propri dati personali. Quindi, l’adozione dell’IA deve andare di pari passo con strategie di trasparenza e sicurezza, per garantire ai clienti il controllo sulle proprie informazioni.

Un futuro ibrido

In questo contesto, il futuro del settore bancario non sarà solo digitale, ma ibrido. Le banche che sapranno combinare innovazione tecnologica e relazione personale avranno un vantaggio competitivo significativo. Le filiali, ad esempio, possono evolversi in hub esperienziali, offrendo consulenze su misura e servizi di valore per rafforzare il legame con i clienti. Sì, in un mondo sempre più digitale, la presenza fisica può diventare un asset strategico per costruire fiducia e connessione con i clienti. Non stiamo parlando di un ritorno al passato, ma di un nuovo paradigma in cui il digitale e il fisico si completano a vicenda.

Riprogettare l’esperienza del cliente

Le filiali del futuro potrebbero trasformarsi in spazi interattivi, dove i clienti possono accedere a consulenze personalizzate, testare nuove tecnologie e partecipare a eventi formativi sui temi finanziari. E chi lo sa? Magari un giorno ci troveremo a discutere di investimenti mentre sorseggiamo un buon caffè in filiale, come in una vera e propria community finanziaria. In un’epoca in cui la concorrenza tra istituti tradizionali e digitali è serrata, il vero differenziale competitivo non sarà solo il prodotto offerto, ma l’esperienza complessiva del cliente. Chi riuscirà a superare la “fedeltà pigra” e a trasformare i clienti in ambasciatori del brand guiderà il settore verso una nuova era di crescita sostenibile.

Ripensare il ruolo delle banche

In conclusione (o forse non voglio concludere, ma solo riflettere), le banche devono ripensare il loro ruolo. Non devono essere solo fornitori di servizi finanziari, ma veri e propri partner di fiducia nella vita quotidiana dei loro clienti. Solo attraverso un approccio olistico, che integri tecnologia, esperienza personalizzata e fiducia, sarà possibile costruire un nuovo modello di relazione bancaria. E chi lo sa? Magari, da qui a qualche anno, ci ritroveremo a raccontare storie di clienti che non solo si fidano della loro banca, ma che ne parlano con entusiasmo ovunque vadano, trasformandosi così in autentici ambasciatori del brand.

Scritto da AiAdhubMedia

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