Argomenti trattati
Diciamoci la verità: SIGEP World non è solo una fiera B2B, ma un vero e proprio palcoscenico dove i protagonisti del foodservice si incontrano, si confrontano e si preparano a scrivere il futuro del settore. Ma cosa si cela davvero dietro questo evento internazionale? È tempo di fare chiarezza e smantellare qualche mito.
Il re è nudo: statistiche e realtà di SIGEP World
Nel 2025, SIGEP World ha visto la partecipazione di ben 1.300 brand espositori provenienti da 33 paesi, attirando professionisti da 160 nazioni. Numeri impressionanti, certo, ma ci poniamo una domanda cruciale: sono davvero rappresentativi di un settore in crescita o stiamo assistendo a una bolla pronta a scoppiare? La realtà è meno politically correct di quanto si pensi: molte di queste aziende sono alla ricerca disperata di visibilità in un mercato saturo e competitivo. L’idea che un evento possa garantire il successo a lungo termine è un’illusione. Dietro la facciata scintillante, si nascondono sfide significative che nessuno sembra voler affrontare.
Guardando al 2026, l’accento sarà posto sull’internazionalizzazione e sull’ingaggio di grandi catene globali. Ma ci chiediamo: questo approccio non rischia di alienare piccole aziende e artigiani del settore? L’idea che solo le grandi aziende possano trarre vantaggio da eventi come SIGEP è un mantra diffuso, ma è ora di considerare anche gli effetti collaterali di tale strategia. Non dimentichiamo che il cuore del foodservice è composto da piccole realtà, spesso più innovative e agili rispetto ai colossi.
Gelato e pizza: tra opportunità e rischi
Il gelato, infatti, è considerato un asset strategico e si trova al centro di un progetto ambizioso: Gelato Meets Chains. Ma analizziamo meglio la questione. Questa iniziativa punta a posizionare il gelato nei menù dei ristoranti moderni. Ma c’è davvero spazio per questa innovazione in un mercato già affollato di offerte? La guida strategica proposta da UIF e ACOMAG sembra più un tentativo di giustificare un investimento che una reale opportunità di crescita. Dobbiamo chiederci: il gelato può davvero competere in una giungla di proposte culinarie già saturate?
Allo stesso modo, la pizza, che ha debuttato con grande clamore nel 2025, si appresta a tornare al centro della scena con il progetto Pizza (R)evolution. Ma non perdiamo di vista il fatto che la pizza è già un pilastro del foodservice. La vera innovazione, in questo caso, sta nella capacità di differenziarsi in un mercato dove ogni angolo della strada offre una pizzeria. Le nuove sinergie tra ingredienti, tecnologie e format di consumo devono necessariamente tenere conto della saturazione del mercato, altrimenti rischiano di diventare solo un esercizio di stile, senza sostanza.
Un futuro da costruire: SIGEP World e oltre
Con l’introduzione di iniziative come la Luxury Hotel Food Experience e l’Innovation Bar, SIGEP World si propone di essere un’autorità nel settore del foodservice artigianale. Tuttavia, è fondamentale non cadere nella trappola di pensare che la mera presenza di eventi e premi, come il Gelato World Cup, possa risolvere le difficoltà strutturali del mercato. Questi eventi possono suscitare interesse, ma non possono sostituire una strategia di lungo termine che tenga conto delle reali esigenze del settore. È tempo di smettere di illudersi e iniziare a lavorare su strategie concrete.
In conclusione, SIGEP World 2026 si presenta come un’occasione imperdibile, ma è essenziale affrontare le sfide con uno sguardo critico. L’invito è a non lasciarsi abbagliare dalla brillantezza dell’evento, ma a riflettere sulle sue implicazioni a lungo termine. Riconoscere le opportunità, sì, ma senza dimenticare i rischi. La vera forza di un evento come SIGEP non risiede solo nei numeri, ma nella capacità di stimolare un dibattito genuino e costruttivo nel panorama del foodservice globale. E tu, sei pronto a mettere in discussione ciò che credi di sapere su questo mondo?