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Negli ultimi anni, la Regione Puglia ha intrapreso un percorso significativo per diventare un punto di riferimento per le startup innovative. Un paradosso che si è protratto nel tempo riguarda la mancanza di opportunità locali per talenti e idee, che spesso si sono spostati altrove. Oggi, tuttavia, la Puglia mostra un volto nuovo, pronto ad attrarre non solo imprenditori locali, ma anche progetti provenienti da altre regioni e persino dall’estero.
Un esempio chiaro di questo cambiamento è rappresentato dal bando TecnoNidi, il quale ha registrato recentemente un sorprendente 60% di domande provenienti da al di fuori della Puglia. Gianna Elisa Berlingerio, Direttore del Dipartimento Sviluppo Economico, sottolinea che questo dato è un indicatore della competitività del territorio, non più limitato a trattenere le proprie idee, ma a competere per attrarre talenti e risorse.
I fatti
Per sostenere questa nuova visione, la Puglia ha adottato un approccio trasversale all’innovazione. Non è più vista come un settore isolato, ma come un principio che guida le politiche di sviluppo in ambiti come industria, lavoro, formazione, sanità ed energia. Silvia Visciano, Dirigente della Sezione Ricerca e Relazioni internazionali, afferma che l’obiettivo è accompagnare le idee dalla fase iniziale fino alla scalabilità, integrando ricerca e sviluppo industriale.
Strumenti finanziari innovativi
Un pilastro fondamentale di questa strategia è rappresentato da TecnoNidi, un bando che offre finanziamenti a tasso zero e sovvenzioni a fondo perduto fino a 350.000 euro. La crescente richiesta da parte di startup non pugliesi è un segnale chiaro che l’ecosistema locale è percepito come un’opzione competitiva. Questo è solo il primo passo nel supporto finanziario offerto dalla regione.
In aggiunta, la Regione ha implementato un fondo di equity che supera i 100 milioni di euro, creando un modello di co-investimento con fondi privati. Questo approccio collaborativo consente di attrarre ulteriori risorse, moltiplicando l’impatto degli investimenti. Ad esempio, se la Regione investe 10 milioni, i fondi privati forniscono un pari ammontare, portando a una dotazione complessiva di circa 200 milioni disponibili per le startup.
Accesso a opportunità di scaling
Man mano che le startup crescono e cercano di espandere la propria attività, la Regione Puglia ha aperto l’accesso al PIA (Pacchetto integrato di agevolazioni). Questo strumento, precedentemente riservato a PMI con un fatturato consolidato, ora è accessibile anche a startup innovative che dimostrano investimenti in ricerca e sviluppo. Il PIA offre finanziamenti che possono arrivare fino a 40 milioni di euro, supportando investimenti produttivi e progetti di consulenza.
Infrastrutture e capitale umano
Oltre agli strumenti finanziari, la Puglia punta anche a migliorare il proprio ecosistema attraverso investimenti in infrastrutture e capitale umano. Con cinque università di alto livello, il Politecnico di Bari si distingue per il suo eccellente tasso di placement. Questo rappresenta una risorsa preziosa per attrarre startup in cerca di competenze qualificate.
Inoltre, la connettività fisica e digitale è un altro aspetto cruciale. La regione vanta infrastrutture di trasporto moderne con collegamenti internazionali e una rete di banda larga che facilita le operazioni aziendali e la collaborazione tra imprese e centri di ricerca. A tal proposito, il spazioporto di Grottaglie sta per diventare un hub per il lancio di voli suborbitali e test di droni, un ulteriore segnale della crescente innovazione nella regione.
Infine, è importante sottolineare che le politiche della Puglia non si limitano a fornire finanziamenti, ma si concentrano sulla creazione di un percorso integrato per le startup, accompagnandole in ogni fase, dalla nascita fino alla scalabilità industriale. Con oltre 549 startup e 148 PMI innovative registrate, la Puglia si sta affermando come un polo attrattivo per l’imprenditorialità.
La domanda “perché scegliere la Puglia?” non è più retorica, ma rappresenta una sfida per i fondatori di startup. La risposta si trova nei numeri e nelle opportunità crescenti offerte dalla regione.