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Grande partecipazione e fervore all’ultimo incontro del ciclo “Governare l’incertezza”, promosso da Confapi Padova e ospitato dalla rinomata azienda Pava Resine a San Martino di Lupari. È stata l’occasione perfetta per eleggere il nuovo Consiglio di Unimatica, che si propone di rappresentare le aziende informatiche e le categorie innovative, con Giovanni Manta alla presidenza. Ma cosa significa veramente per le piccole e medie imprese (Pmi) affrontare un futuro così incerto?
Il contesto attuale delle Pmi
Diciamoci la verità: il mondo economico è in continuo cambiamento, e le Pmi si trovano a dover affrontare sfide sempre più complesse. Durante l’incontro, imprenditori e professionisti hanno avuto l’occasione di riflettere sul ruolo cruciale della tecnologia, dell’Intelligenza Artificiale (IA) e di una visione strategica e lungimirante. Marco Trevisan, presidente di Confapi Padova, ha evidenziato come il cambiamento non debba essere subito, ma anticipato: «Innovare non è solo una scelta, è una necessità». Ma quanti realmente lo comprendono? Non è un segreto che molte aziende continuino a navigare a vista, sperando che le cose migliorino da sole.
Le statistiche parlano chiaro: secondo un rapporto recente, solo il 30% delle Pmi ha implementato strategie di digitalizzazione efficaci. La maggior parte resta intrappolata in modelli di business obsoleti, incapace di adattarsi ai rapidi cambiamenti del mercato. Eppure, il seminario ha offerto spunti di riflessione significativi, sottolineando l’importanza di ripensare i modelli operativi e di adottare strutture organizzative agili e resilienti. Ci chiediamo: è il momento di cambiare rotta?
Le chiavi per la trasformazione digitale
Il tema centrale del pomeriggio è stata la trasformazione digitale, un concetto spesso citato ma raramente compreso in modo approfondito. Matteo Quagini, esperto di Change Management, ha illustrato come i cambiamenti, soprattutto in ambito tecnologico, possano rapidamente trasformarsi in fallimenti se non gestiti adeguatamente. «L’aspetto umano del cambiamento è diventato centrale, forse più importante dell’aspetto tecnologico», ha affermato. Qui sta il vero nodo: non è solo questione di tecnologia, ma di gestione delle persone e delle loro resistenze al cambiamento.
La realtà è meno politically correct: molte Pmi non hanno né le risorse né le competenze per affrontare una digital transformation efficace. Eppure, come sottolineato da Roberto Santolamazza, direttore di T2i, è fondamentale che le piccole e medie imprese comprendano l’importanza di collaborare con centri di ricerca e di investire in nuove tecnologie. L’IA deve essere vista come un co-pilota e non come una minaccia. È un cambio di mentalità che potrebbe sbloccare enormi potenzialità. Se non ora, quando?
Un futuro da costruire insieme
Il pomeriggio si è concluso con un factory tour dell’azienda Pava Resine, un esempio concreto di come l’innovazione possa essere applicata nella pratica. I partecipanti hanno potuto vedere in azione un modello di business che ha saputo evolversi e adattarsi. Ma la domanda rimane: quante aziende sono disposte a seguire questo esempio? La nuova squadra di Unimatica, guidata da Giovanni Manta, ha il compito di guidare le Pmi verso un futuro incerto, ma ricco di opportunità. Tuttavia, la vera sfida sarà quella di mantenere viva la motivazione e il desiderio di innovare nel lungo termine.
Il re è nudo, e ve lo dico io: senza un cambiamento radicale nella mentalità e nelle strategie delle Pmi, il futuro sarà buio. È tempo di smettere di lamentarsi e cominciare a pensare criticamente. Le opportunità sono lì, ma devono essere colte con coraggio e determinazione. Se non adesso, quando? E soprattutto, chi avrà il coraggio di farlo?