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La Puglia si trova a un crocevia decisivo: da un lato la necessità di innalzare la produttività delle sue imprese, dall’altro la sfida di contrastare il spopolamento del suo territorio. In un’intervista con Gianna Elisa Berlingerio, Direttrice del Dipartimento Sviluppo Economico della Regione Puglia, emergono le linee guida di una strategia che non vede separati il locale e l’internazionale.
La visione della Regione è chiara: l’innovazione non è solo un obiettivo, ma un mezzo per costruire un ecosistema produttivo capace di trattenere e attrarre risorse umane qualificate. Le politiche attuate mirano a coniugare investimenti in infrastrutture, tecnologia e sviluppo delle competenze con l’internazionalizzazione, che si rivela essenziale per promuovere le eccellenze della Puglia, come il settore dell’aerospazio e delle biotecnologie.
Strategie per la crescita e l’attrattività
Silvia Visciano, Dirigente della Sezione Ricerca e Relazioni Internazionali, sottolinea l’importanza di un approccio sistemico. La crescita dell’ecosistema dell’innovazione in Puglia è legata a politiche di sviluppo del capitale umano, interazioni tra università e imprese, e apertura verso reti europee e mediterranee. L’obiettivo è creare un ambiente favorevole all’innovazione endogena, sostenendo aziende con elevate competenze e promuovendo uno sviluppo economico che sia al contempo sostenibile e inclusivo.
Il triangolo della produttività
Berlingerio evidenzia come la strategia regionale affronti due problematiche chiave: la produttività delle imprese e il declino demografico. L’approccio prevede di rendere il territorio più attrattivo per i talenti e, simultaneamente, di consolidare i fattori che incidono sulla produttività. Questo triangolo è composto da infrastrutture efficienti, capitali per l’innovazione tecnologica e competenze adeguate.
Il percorso verso l’innovazione
La Regione Puglia sta implementando una politica di continuità, che segue le imprese e gli imprenditori dall’idea iniziale fino alla scalabilità industriale. Questo processo integra finanza, servizi e relazioni con il panorama della ricerca. Non si tratta solo di sostenere progetti di Ricerca e Sviluppo, ma anche di rafforzare legami con università e centri di ricerca, e di favorire l’open innovation.
Internazionalizzazione come leva strategica
Secondo Berlingerio, il concetto di innovazione si estende anche all’apertura verso nuovi mercati. La Regione ha avviato un programma di internazionalizzazione triennale, che identifica paesi e settori prioritari per la Puglia. Oltre ai tradizionali ambiti come l’agroalimentare e il turismo, l’attenzione si concentra sulle industrie di punta, tra cui l’aerospazio e le biotecnologie. In questo contesto, l’internazionalizzazione diventa uno strumento per aumentare la produttività e creare opportunità di lavoro.
Collaborazioni internazionali e opportunità
Le alleanze internazionali non sono un elemento accessorio, ma un componente essenziale della strategia pugliese. Creare un ambiente industriale innovativo è cruciale per attrarre talenti, sia locali che globali. La Regione ha stipulato protocolli con grandi aziende tecnologiche come Microsoft e Amazon, instaurando relazioni con attori di eccellenza e partecipando attivamente a reti europee di innovazione.
Le azioni intraprese si articolano su diversi livelli. Da un lato, ci sono accordi con centri di ricerca e istituzioni nazionali per monitorare le tendenze tecnologiche. Dall’altro, partenariati con realtà internazionali, come il CIHEAM di Bari, mirano a promuovere startup innovative nel bacino del Mediterraneo, rafforzando il ruolo della Puglia come hub euro-mediterraneo.
La Puglia sta tracciando un cammino chiaro verso l’innovazione e l’internazionalizzazione, puntando a una crescita sostenibile e inclusiva. Attraverso politiche integrate e collaborazioni strategiche, la Regione intende non solo affrontare le sfide attuali, ma anche costruire un futuro in cui il lavoro e l’innovazione possano prosperare.