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Il settore delle telecomunicazioni sta attraversando un momento cruciale in Italia, come sottolineato dal co-ceo di Wind Tre, Benoit Hanssen, durante l’evento Telco per l’Italia. La situazione attuale richiede un cambiamento significativo per permettere agli operatori di investire e innovare.
Hanssen ha evidenziato la necessità di un rinnovo delle frequenze senza costi aggiuntivi, richiedendo al governo di prendere decisioni rapide per evitare che gli investimenti si fermino. Secondo Hanssen, il settore potrebbe mobilitare fino a 5 miliardi di euro, ma la mancanza di chiarezza sulle regole attuali ostacola tali investimenti.
Le sfide del settore delle telecomunicazioni
Il comparto delle telecomunicazioni è di vitale importanza per l’economia italiana, contribuendo al prodotto interno lordo (PIL) nazionale in modo significativo. Tuttavia, le aziende del settore hanno visto un calo dei ricavi di oltre 10 miliardi di euro negli ultimi dieci anni. Nonostante ciò, continuano a investire circa 7 miliardi all’anno per migliorare la rete e i servizi.
Il ruolo dell’intelligenza artificiale
Un aspetto che Hanssen ha messo in evidenza è l’importanza dell’intelligenza artificiale (AI) come strumento di efficienza. Wind Tre sta già implementando progetti concreti che vanno dalla pianificazione della rete per ottimizzare i consumi energetici alla trasformazione del servizio clienti. Queste iniziative non solo migliorano l’efficienza operativa, ma possono anche contribuire alla competitività del Paese.
Investimenti e sostenibilità
Per garantire la crescita del settore, è fondamentale stabilire regole chiare che facilitino gli investimenti. Gianluca Corti, co-ceo di Wind Tre, ha dichiarato che è essenziale che le aziende siano messe in condizione di investire per mantenere l’Italia tra i leader europei in termini di infrastrutture digitali avanzate.
Rinnovo delle frequenze e sviluppo del 5G
Un tema centrale è il rinnovo delle frequenze, in scadenza. Le aste governative per l’assegnazione delle frequenze, pur essendo state utili in passato, ora potrebbero rappresentare un ostacolo a causa dei costi elevati. Hanssen propone che il rinnovo avvenga in cambio di impegni chiari su investimenti. Questo approccio permetterebbe agli operatori di continuare a investire nella rete, specialmente per il 5G Stand Alone, una tecnologia che offre prestazioni elevate e opportunità significative per la digitalizzazione di settori cruciali.
La sfida energetica e la competitività
Un altro aspetto preoccupante è l’aumento dei costi energetici. Hanssen ha sottolineato che in Italia l’energia costa il 60% in più rispetto alla media europea, un fattore che potrebbe compromettere la competitività delle aziende nel settore delle telecomunicazioni, in particolare nello sviluppo dei data center.
Inoltre, il traffico dati continua a crescere rapidamente, con un aumento annuale del 20%, rendendo la situazione ancora più complessa. È quindi necessario che il settore venga riconosciuto come ad alta intensità energetica, con accesso facilitato a fonti rinnovabili.
Regole per le piattaforme OTT
Un altro tema discusso riguarda le piattaforme di servizi in streaming, note come Over the Top (OTT), che generano una porzione significativa del traffico dati. Queste piattaforme operano con regole completamente diverse rispetto agli operatori di telecomunicazioni, il che crea una disparità che deve essere affrontata. È fondamentale che ci sia un quadro normativo europeo armonizzato che stabilisca regole comuni per tutti gli attori del settore.
In conclusione, il settore delle telecomunicazioni in Italia si trova di fronte a sfide considerevoli. Tuttavia, con un supporto adeguato e un cambiamento nelle politiche, è possibile garantire un futuro prospero e competitivo per le telecomunicazioni italiane, che possono continuare a svolgere un ruolo chiave nella trasformazione digitale del Paese.