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Il mondo delle assicurazioni vita si trova a un bivio cruciale, soprattutto per attrarre i clienti più giovani, come i Millennials e la Generazione Z. Secondo il World Life Insurance Report 2026, realizzato da Capgemini Research Institute in collaborazione con LIMRA, emerge un chiaro disallineamento tra le aspettative di questi gruppi e le attuali offerte del settore.
La ricerca ha coinvolto oltre 6.100 partecipanti di età compresa tra 18 e 39 anni, provenienti da 18 paesi, e ha rivelato un paradosso significativo: mentre si prevede un massiccio trasferimento di ricchezze nelle prossime due decadi, le assicurazioni vita non sembrano allinearsi con le esigenze e le aspettative di questi giovani risparmiatori.
Le aspettative digitali delle nuove generazioni
Un dato sorprendente è che il 59% degli intervistati desidera un’interazione digitale diretta con le compagnie assicurative. Tuttavia, solo il 31% delle aziende offre piattaforme in grado di soddisfare questa esigenza. Questo scarto rappresenta una sfida significativa per il settore, che deve adattarsi rapidamente a un pubblico sempre più digitalizzato.
Il bisogno di personalizzazione
In aggiunta, il report sottolinea che il 77% dei giovani si aspetta suggerimenti personalizzati basati sui loro dati. Purtroppo, solo il 16% degli assicuratori intervistati è in grado di fornire tali servizi su larga scala. Questo gap è spesso dovuto all’uso di sistemi IT obsoleti che non possono supportare le innovazioni richieste.
Rivedere l’offerta di polizze vita
Un altro aspetto importante emerso dalla ricerca è che, nonostante il 68% degli under 40 consideri l’assicurazione vita fondamentale per la sicurezza finanziaria futura, l’attuale offerta non sembra allineata con le loro priorità. La protezione in caso di morte non è più l’unico aspetto desiderato; i giovani cercano anche programmi di benessere, supporti economici d’emergenza e copertura per trattamenti legati alla fertilità.
La necessità di un approccio flessibile
Il cambiamento di paradigma è evidente: i giovani di oggi vivono percorsi di vita meno convenzionali e hanno aspettative diverse rispetto alla protezione finanziaria. Come ha affermato Matteo Bonati, Insurance Director di Capgemini in Italia, le compagnie devono dimostrare il valore delle loro polizze, offrendo vantaggi concreti e accessibili durante l’intero arco della vita dei clienti, non solo in caso di eventi tragici.
Strategie per il futuro delle assicurazioni vita
Per colmare questo divario tra aspettative e realtà, Capgemini e LIMRA suggeriscono tre direttrici strategiche. Innanzitutto, è fondamentale innovare i prodotti attraverso soluzioni flessibili e gamificate, che possano attrarre i giovani clienti e rispondere alle loro esigenze in modo efficace.
In secondo luogo, il settore deve valorizzare il ruolo del consulente, dotandolo di strumenti avanzati come l’intelligenza artificiale per supportare le decisioni finanziarie dei clienti. Infine, è essenziale costruire partnership con istituti finanziari, aziende di wellness e piattaforme HR, in modo da offrire un servizio integrato che possa attrarre e mantenere i giovani consumatori.
Il settore delle assicurazioni vita ha di fronte a sé una grande opportunità: se saprà adattarsi e rispondere alle esigenze delle nuove generazioni, potrà non solo garantire la propria rilevanza, ma anche contribuire in modo significativo alla sicurezza finanziaria di milioni di giovani nel mondo.