Argomenti trattati
L’auto a idrogeno rappresenta una delle principali innovazioni nel settore della mobilità sostenibile, sebbene il suo sviluppo sia ancora in fase iniziale. A differenza delle auto elettriche, che hanno già conquistato una porzione significativa del mercato, le auto a idrogeno devono fronteggiare diverse sfide. Tra queste, si segnalano la carenza di infrastrutture di rifornimento e i costi di produzione elevati.
La tecnologia dell’idrogeno: una storia antica e promettente
La tecnologia relativa ai motori a idrogeno ha radici storiche significative. Le prime applicazioni risalgono al 1807, anno in cui lo svizzero Francois Isaac de Rivaz realizzò un prototipo. Da quel momento, la ricerca ha compiuto notevoli progressi, culminando nel 1966 con la creazione della prima automobile a celle di combustibile da parte di General Motors. Attualmente, i veicoli a idrogeno rappresentano un’evoluzione della mobilità elettrica, grazie alla loro capacità di generare energia attraverso una reazione chimica che produce solo acqua come scarto.
Funzionamento delle auto a idrogeno
Le vetture a idrogeno operano immagazzinando il gas in bombole ad alta pressione. Questo gas viene utilizzato in una pila a combustibile, dove avviene una reazione elettrochimica che genera elettricità. Tale elettricità alimenta un motore elettrico, rendendo le auto a idrogeno tecnicamente veicoli elettrici. Inoltre, sono dotate di una batteria che accumula energia, simile a quanto avviene nei veicoli ibridi.
Tipologie di idrogeno e il loro impatto ambientale
Nel settore dell’idrogeno, è essenziale analizzare le diverse modalità di produzione: idrogeno verde, blu e grigio. L’idrogeno verde si distingue come la soluzione più sostenibile, in quanto viene generato attraverso l’elettrolisi dell’acqua utilizzando fonti di energia rinnovabile, senza produrre emissioni di anidride carbonica. Al contrario, l’idrogeno grigio, ottenuto da fonti fossili, si configura come un’opzione meno sostenibile.
Produzione di idrogeno e prospettive future
Attualmente, a livello globale, la produzione di idrogeno verde è ancora limitata, rappresentando solo il 4% del totale. Le aziende energetiche stanno investendo in tecnologie per aumentare la produzione di idrogeno ecosostenibile. Secondo le previsioni, la produzione di idrogeno a basse emissioni dovrebbe crescere notevolmente nei prossimi anni, in linea con gli obiettivi di decarbonizzazione dell’Unione Europea.
Il mercato delle auto a idrogeno in Italia e in Europa
In Italia, la diffusione di veicoli a idrogeno è ancora contenuta. Attualmente, i modelli disponibili sono limitati, con Toyota e Hyundai che offrono l’unica scelta sul mercato. Tuttavia, ci sono segni di progresso, come l’iniziativa della Provincia di Bolzano che ha introdotto ecobus alimentati a idrogeno verde, rendendo la sua flotta tra le più avanzate in Europa.
Investimenti e iniziative locali
Progetti come la gigafactory di Industrie De Nora, che si prevede avrà una capacità di 2 GW entro il 2026, rappresentano un passo significativo per il settore idrogeno in Italia. Inoltre, l’accordo di cooperazione energetica con l’Arabia Saudita apre nuove possibilità per l’importazione e lo sviluppo di tecnologie legate all’idrogeno.
Verso un futuro sostenibile
Nonostante le sfide attuali, le auto a idrogeno hanno il potenziale per diventare una componente chiave nella transizione verso una mobilità più sostenibile. Con l’aumento degli investimenti e il supporto delle istituzioni, l’idrogeno potrebbe giocare un ruolo cruciale nel raggiungimento degli obiettivi di riduzione delle emissioni a livello globale. Sarà fondamentale continuare a sviluppare l’infrastruttura necessaria e promuovere la consapevolezza riguardo ai benefici dell’idrogeno come vettore energetico del futuro.

