Avra e il potere dell’intelligenza artificiale nelle PMI brasiliane

Avra sta rivoluzionando l'approccio all'analisi delle PMI in Brasile, utilizzando l'intelligenza artificiale per colmare un vuoto di mercato.

Diciamoci la verità: nel mondo dell’intelligenza artificiale, le startup che emergono non sono semplici innovatori, ma veri e propri rivoluzionari. Prendiamo ad esempio Avra, una giovane azienda brasiliana fondata da Bruno Alano e Viviane Meister, che ha deciso di affrontare una questione cruciale: come comprendere e analizzare il segmento delle piccole e medie imprese (PMI). Queste ultime rappresentano una fetta enorme dell’economia brasiliana, eppure sono sistematicamente ignorate dai tradizionali sistemi di credito. Avra non si limita a cavalcare l’onda dell’AI; sta, invece, riscrivendo le regole del gioco.

Il percorso di un innovatore

Bruno Alano, co-fondatore e CTO, ha un curriculum che farebbe invidia a chiunque. Iniziando la sua carriera a soli otto anni, ha già dimostrato di avere un talento innato per la tecnologia. La sua esperienza internazionale, che include una borsa di studio in Finlandia durante un periodo di rivoluzione nell’AI, e il suo coinvolgimento in OpenAI non sono solo successi personali, ma indicano anche una visione chiara: l’AI può e deve essere utilizzata per risolvere problemi reali. Ma cosa significa davvero applicare la tecnologia in modo pratico? Ecco dove entra in gioco Viviane Meister, la quale, con la sua esperienza nel mercato del credito, ha completato il quadro, portando competenze fondamentali che hanno permesso a Avra di emergere nel 2023.

Mentre il 98% delle aziende brasiliane sono PMI che contribuiscono per circa il 30% del PIL, è sconcertante notare come questo segmento sia ancora trascurato dalle analisi tradizionali. Avra si propone di cambiare questa narrazione, attivando un’analisi profonda e mirata che possa finalmente dare voce a chi, fino ad oggi, è rimasto nell’ombra.

Modelli fondamentali per un futuro migliore

Il re è nudo, e ve lo dico io: la maggior parte delle soluzioni di intelligenza artificiale oggi disponibili si basa su modelli rigidi e preconfezionati. Avra ha preso una strada diversa. Ha sviluppato un modello di AI generalista, addestrato su enormi volumi di dati, capace di adattarsi a diverse applicazioni. Questo approccio non solo aumenta la robustezza dei modelli, ma consente anche di affrontare situazioni complesse tipiche delle PMI. Ma perché limitarsi a punteggi di credito quando possiamo esplorare il comportamento reale delle aziende?

La differenza chiave? Mentre altri si limitano a utilizzare punteggi di credito, Avra si concentra sul comportamento delle PMI, cercando di capire realmente le loro esigenze. “I modelli fondamentali sono addestrati per comprendere il comportamento del mondo”, afferma Alano, evidenziando la necessità di un approccio più sfumato e meno reattivo ai cambiamenti improvvisi nei dati. Questo spirito innovativo non è passato inosservato: Amazon Web Services ha riconosciuto Avra come una delle aziende più innovative dell’America Latina. Un riconoscimento che, in un mercato dominato da modelli pre-costruiti, rappresenta una vera e propria rarità.

Un modello di business in evoluzione

Il modello di business di Avra è altrettanto interessante. Con una proposta di software as a service (SaaS), l’azienda si è assicurata contratti ricorrenti con grandi istituti finanziari. L’interazione con le PMI avviene attraverso questi operatori, rendendo la distribuzione B2B2B. “Non siamo un’agenzia, né vendiamo punteggi. Siamo una piattaforma di intelligence”, chiarisce Alano, sottolineando l’importanza di fornire visibilità e contesto alle PMI. Ma come può un’azienda emergente competere in un settore così affollato?

Un aspetto cruciale del successo di Avra è la qualità dei dati. L’azienda ha creato un database proprietario che funge da fondamento per i suoi modelli, correggendo i difetti dei dati spesso forniti dai clienti. “Non si avranno mai dati puliti al 100% nel mondo reale”, osserva Alano, evidenziando la necessità di interpretare i dati in modo intelligente, piuttosto che limitarsi a formule standard. Bruno enfatizza un concetto fondamentale: “Non crediamo che esistano aziende cattive. Ciò che esiste è la mancanza di infrastrutture per operare con loro”. In questo, Avra si presenta non solo come un attore economico, ma anche come un agente di cambiamento sociale. Se l’intelligenza artificiale può approvare il 50% delle PMI che oggi verrebbero respinte, senza aumentare i tassi di insolvenza, stiamo parlando di un impatto reale.

Verso un’espansione strategica

Con un team di 24 persone altamente specializzate, Avra ha già iniziato a collaborare con alcuni dei nomi più prestigiosi del settore finanziario brasiliano. Tuttavia, l’espansione in America Latina avverrà con cautela. “Il nostro focus è ancora sul Brasile”, afferma Alano. “Ci sono ancora molte opportunità da esplorare qui”. Nonostante il potenziale di crescita, l’azienda è guidata dai propri clienti, che spingono verso nuovi mercati. Questa strategia non è solo prudente, ma riflette un approccio responsabile e ben ponderato verso l’espansione.

La realtà è meno politically correct: Avra non è solo un’altra startup tecnologica; è una visione audace di come l’intelligenza artificiale possa essere utilizzata per trasformare il settore delle PMI in Brasile. Se vogliamo un cambiamento reale, dobbiamo guardare oltre i modelli tradizionali e abbracciare l’innovazione. È tempo di chiedersi: siamo pronti a supportare questa nuova era di intelligenza artificiale?

Scritto da AiAdhubMedia

Sostenibilità e organizzazioni: una realtà da rivedere

CES Power e Base Craft: un’unione strategica nell’industria dell’intrattenimento