Caracol ottiene 40 milioni di dollari in finanziamento per espandere la sua presenza internazionale

Caracol ha ottenuto un finanziamento di 40 milioni di dollari per potenziare la sua espansione internazionale nel settore della produzione additiva.

Caracol, una scaleup innovativa nel campo dell’additive manufacturing di grandi dimensioni, ha recentemente completato un round di finanziamento di 40 milioni di dollari nella sua Serie B. Questo significativo investimento è stato co-guidato da Omnes Capital e Move Capital, con il supporto di CDP Venture Capital. L’azienda ha come obiettivo principale quello di potenziare la sua espansione a livello internazionale, con particolare attenzione a settori regolati come l’aerospaziale e la difesa.

Un round di finanziamento strategico

Il recente round di finanziamento non è solo un traguardo finanziario, ma rappresenta anche una convalida della visione strategica di Caracol e della sua capacità di esecuzione. CDP Venture Capital ha giocato un ruolo chiave nell’attrarre investitori esteri, mentre gli investitori storici italiani come Primo Capital, Eureka! Venture e Neva SGR hanno confermato il loro impegno nel progetto. Questo round è stato caratterizzato da un eccesso di sottoscrizione, permettendo anche un parziale cash-out per i primi investitori.

Obiettivi di sviluppo e innovazione

Le nuove risorse finanziarie saranno destinate a tre aree principali di sviluppo: 1) espansione globale, con una maggiore presenza in Europa, Stati Uniti e Medio Oriente, e penetrazione nel mercato APAC, in particolare in Giappone; 2) sviluppo di piattaforme multi-processo e multi-materiale, integrate con software avanzati, automazione e intelligenza artificiale per il controllo dei processi e della qualità; 3) potenziamento dell’additive manufacturing metallico per settori come l’aerospazio e la difesa, continuando a diversificare l’offerta nei polimeri per i settori dei trasporti, costruzioni e architettura.

Risultati tangibili e impatto sul mercato

Caracol arriva a questo round con risultati impressionanti: i ricavi sono raddoppiati negli ultimi anni, con oltre 100 piattaforme robotiche installate e numerosi casi di successo che parlano il linguaggio dei clienti industriali. Ad esempio, sono stati registrati riduzioni del 70% sui costi delle parti finite nel settore marittimo, e una diminuzione del 50% nei tempi di produzione per attrezzature in carbonio presso Duqueine. Questi risultati offrono prove concrete dell’efficacia della tecnologia di Caracol e giustificano l’interesse di investitori internazionali.

Innovazione tecnologica e strategia di mercato

Un aspetto cruciale del successo di Caracol è la sua capacità di innovare nel campo della Large-Format Additive Manufacturing (LFAM). L’azienda ha costruito la sua reputazione utilizzando bracci robotici e materiali compositi avanzati. Con il nuovo finanziamento, Caracol intende accelerare l’ingresso nel settore del metallo e migliorare ulteriormente le sue capacità software, inclusi l’slicing avanzato, la cinematica multi-asse e il controllo della qualità basato sui dati. Questo shift verso l’innovazione software rappresenta un importante passo avanti per la qualità e la certificazione dei componenti critici, essenziali per le filiere regolamentate.

Espansione geografica e resilienza del mercato

Un altro passo strategico è l’apertura della nuova sede e del centro produttivo a Austin, Texas, che segna un cambiamento fondamentale nella strategia dell’azienda. Questa mossa non solo permette a Caracol di produrre sistemi più vicini ai clienti, ma facilita anche i servizi di installazione, manutenzione e formazione, rendendo più rapida la qualificazione con i produttori OEM e Tier-1. Questa strategia si allinea con l’idea di filiere più resilienti e distribuite, un approccio che gli investitori hanno fortemente sostenuto.

Fondata nel 2017 in Lombardia da un team di esperti, tra cui Francesco De Stefano (CEO), Paolo Cassis (COO), Jacopo Gervasini (CFO) e Giovanni Avallone (CIO), Caracol ha già dimostrato la sua capacità di superare i limiti della stampa 3D tradizionale attraverso l’uso di bracci robotici e software proprietari. Dopo aver chiuso un finanziamento di 3,5 milioni di euro nel 2021 e un Serie A da 10,6 milioni nel 2023, l’azienda è ora pronta a consolidare la sua posizione come attore chiave nel panorama dell’additive manufacturing.

Scritto da AiAdhubMedia

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