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Il bando per la “Doppia Transizione Digitale ed Ecologica” per l’anno 2025 ha suscitato un grande interesse tra le micro, piccole e medie imprese. Gli imprenditori si sono affrettati a presentare le loro domande, tanto che le risorse disponibili sono state rapidamente esaurite. Ma cosa significa esattamente questa chiusura anticipata? E quali opportunità perdono le PMI che non riescono a partecipare?
Dettagli sulla chiusura anticipata del bando
La Camera di Commercio ha comunicato la chiusura anticipata del bando con la determinazione dirigenziale n.129 del 05/05/2025. A partire dalle ore 23:59 del 08/05/2025, non sarà più possibile presentare domande. Questo significa che le imprese devono affrettarsi! Come mai una decisione così drastica? Semplice: l’ammontare delle richieste ha superato di gran lunga le risorse stanziate, fissate a 550.000 euro. Insomma, non c’è tempo da perdere!
Chi può beneficiare delle agevolazioni?
Possono accedere alle agevolazioni previste dal bando tutte le micro, piccole e medie imprese con sede legale nelle province di Brindisi e Taranto. È un’opportunità da non sottovalutare, soprattutto in un periodo in cui la digitalizzazione e la sostenibilità sono diventate priorità strategiche per la crescita aziendale. Ricordo quando, anni fa, una piccola impresa da me conosciuta ha fatto il salto di qualità grazie a un bando simile. La transizione digitale non è più un’opzione, ma una necessità!
Interventi ammessi a contributo
Il bando finanzia principalmente due ambiti: la transizione digitale e quella ecologica. Le PMI possono ottenere contributi a fondo perduto per l’acquisto di servizi di formazione, consulenza e beni strumentali. In pratica, si tratta di un’opportunità per investire in nuove tecnologie e migliorare l’efficienza energetica. E qui entra in gioco la creatività imprenditoriale: chi non vorrebbe ricevere un aiuto per trasformare la propria attività in un modello più green e digitale?
Entità del contributo e modalità di richiesta
La Camera di commercio ha messo a disposizione un massimo di 8.000 euro per gli interventi di transizione digitale e 3.000 euro per quelli ecologici. E se pensate che queste cifre siano irrisorie, considerate che si può ottenere fino al 70% dei costi ammissibili. Insomma, un bel colpo di mano per le PMI! Ma attenzione: le domande devono essere presentate esclusivamente in modalità telematica tramite il sistema Webtelemaco di Infocamere. E non dimenticate di allegare il report di self-assessment di maturità digitale “Selfi4.0”!
Chi non può partecipare?
È importante sapere che le imprese che hanno già beneficiato del contributo nel bando del 2023 non possono presentare domanda per il 2025. Questo potrebbe sembrare ingiusto, ma serve a garantire che le risorse vengano distribuite equamente. Pensateci: chi di voi non ha mai avuto un amico che si è fatto avanti per chiedere un aiuto, ma che aveva già ricevuto supporto in passato? A volte, le regole servono proprio a questo!
Conclusioni e osservazioni finali
La chiusura anticipata del bando sulla doppia transizione è un chiaro segnale dell’interesse crescente verso la digitalizzazione e la sostenibilità. Le PMI hanno l’opportunità di trasformarsi e crescere, ma non possono permettersi di restare indietro. Personalmente, ritengo che questa iniziativa possa rappresentare un punto di svolta per molte aziende, soprattutto se accompagnata da un buon piano strategico. Se siete tra quelli che non hanno ancora presentato la domanda, beh… affrettatevi! Non vorrete essere tra quelli che si sono persi questa occasione, vero?