Città intelligenti: crescita e sfide per il futuro

Le smart city italiane sono in crescita, ma servono approcci coordinati e competenze adeguate per accelerare la trasformazione urbana.

Il concetto di smart city sta assumendo sempre più importanza nel panorama urbano italiano, con un incremento significativo del mercato che ha raggiunto 1,05 miliardi di euro nel 2024. Tuttavia, per continuare su questa strada, è essenziale un approccio ben coordinato e la disponibilità di competenze adeguate. Angela Tumino, Responsabile Scientifica dell’Osservatorio Smart City, ha messo in luce questi temi durante un recente convegno al Politecnico di Milano.

La crescita del mercato delle smart city

Nel 2024, il mercato delle smart city in Italia ha registrato un incremento del 5% rispetto all’anno precedente. Sebbene i dati siano incoraggianti, l’Italia si trova ancora indietro rispetto alla media europea, che si attesta attorno al 9%. Questo gap sottolinea la necessità di un intervento più incisivo e di una visione strategica per colmare il divario con i paesi asiatici e statunitensi, dove lo sviluppo è molto più rapido. A tal proposito, è interessante notare che il 42% dei comuni ha già avviato almeno un progetto smart nel 2024, e un impressionante 91% intende farlo nei prossimi due anni.

Un cambiamento culturale in atto

La trasformazione delle città sta avvenendo anche grazie a un cambiamento culturale significativo: non si tratta più solo di tecnologie avanzate, ma di strategie per rendere i territori più sostenibili e inclusivi. Questo shift è evidente nei progetti di illuminazione intelligente e mobilità sostenibile, che stanno prendendo piede in molte città. Un esempio emblematico è il comune di Brescia, dove i lampioni intelligenti non solo illuminano le strade, ma fungono anche da punti di ricarica per veicoli elettrici. Una vera e propria rivoluzione, che integra efficienza energetica e innovazione tecnologica.

Le aree di maggiore investimento

Quando si parla di investimenti, l’illuminazione pubblica intelligente e la mobilità sostenibile guidano la classifica, con rispettivamente 240 milioni di euro e 215 milioni di euro. Questi settori, pur essendo distinti, spesso si intersecano, dando vita a soluzioni integrate e funzionali per la comunità. La videosorveglianza urbana, attivata nel 27% dei comuni, e lo sviluppo delle Comunità Energetiche Rinnovabili (CER) rappresentano altre aree in crescita, sebbene gli investimenti siano ancora limitati. La maggior parte di queste iniziative è ancora in fase di progettazione, ma il potenziale è immenso.

Le sfide da affrontare

Nonostante l’entusiasmo e la crescita, ci sono sfide significative da affrontare. La carenza di competenze e la complessità burocratica rappresentano ostacoli che rallentano la trasformazione delle città. È fondamentale che le amministrazioni locali investano nella formazione del personale e nella gestione dei progetti. Solo così sarà possibile superare le criticità attuali e sfruttare appieno le opportunità offerte dai fondi europei per la transizione urbana.

Guardando al futuro delle smart city

Il futuro delle smart city italiane richiede un cambiamento di paradigma. Non basta integrare nuove tecnologie, è necessaria una governance solida che possa affrontare le sfide in modo sistemico. La sostenibilità deve essere intesa non solo in termini ambientali, ma anche sociali ed economici. È tempo di ripensare le città come ecosistemi dinamici, dove ogni intervento contribuisce a un progetto più ampio e condiviso. E non dimentichiamoci che, come molti sanno, il benessere collettivo deve rimanere al centro di ogni strategia.

Scritto da AiAdhubMedia

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