Come i Dati Rivoluzionano le Strategie Pubblicitarie nel Settore Retail

L'intelligenza artificiale e l'analisi dei dati di prima parte stanno rivoluzionando il settore del retail.

Negli ultimi anni, il settore retail ha vissuto un cambiamento radicale grazie all’emergere di nuove tecnologie e all’importanza crescente dei dati informativi. In questo contesto, le informazioni derivanti da transazioni, carte fedeltà e comportamenti d’acquisto hanno assunto un’importanza centrale nel ripensare le strategie pubblicitarie. Durante un recente convegno svoltosi al Politecnico di Milano, esperti del settore hanno discusso come questi dati possano migliorare la comunicazione e favorire collaborazioni più profonde tra brand e retailer.

L’importanza dei dati di prima parte

Denise Ronconi, direttrice del Tavolo di Lavoro del Retail Media, ha evidenziato come i dati di prima parte rappresentino un vero e proprio tesoro per i retailer. Questi dati, provenienti da carte fedeltà o dalle abitudini di acquisto nei punti vendita, consentono di tracciare comportamenti del consumatore in modo realistico e deterministico. La capacità di raccogliere e analizzare queste informazioni è diventata essenziale per ottimizzare le campagne di marketing.

Un nuovo approccio alla collaborazione

Ma l’utilizzo dei dati non si limita solo alla pubblicità. Giuliano Noci, responsabile scientifico del Tavolo, ha sottolineato che la vera sfida risiede in una collaborazione più intensa tra brand e retailer. Il valore dei dati condivisi non si esaurisce nel marketing, ma si estende a processi come lo sviluppo del prodotto, la riduzione del time to market e l’efficienza della supply chain.

Superare la logica transazionale

Questa visione supera la tradizionale logica transazionale che ha caratterizzato i rapporti nel settore distributivo. La condivisione delle informazioni e la fiducia reciproca diventano le fondamenta per costruire partnership più solide e durature. Non solo il marketing, ma l’intero ciclo di vita del prodotto può trarre vantaggio da queste relazioni più integrate.

Privacy e sicurezza dei dati

Per garantire un’efficace condivisione delle informazioni, è necessario stabilire un quadro di protezione che assicuri la privacy, la sicurezza e la brand safety. Noci ha richiamato l’attenzione sull’importanza della trasparenza, sottolineando che essa non può essere considerata un optional. Senza il rispetto delle normative sulla privacy e una gestione trasparente dei dati, le aziende rischiano di compromettere le relazioni costruite.

Strutture organizzative e intelligenza artificiale

La gestione dei dati richiede organizzazioni ben strutturate. Tuttavia, molte aziende si trovano ancora a operare in compartimenti stagni, il che ostacola una visione integrata del consumatore. Questo problema non colpisce solo il marketing, ma anche l’efficienza con cui i dati vengono raccolti, elaborati e resi disponibili ai vari reparti.

L’adozione dell’intelligenza artificiale nel retail emerge come una soluzione per trasformare i dati in insight operativi. Noci ha spiegato come l’AI possa accelerare la generazione di informazioni e azioni che migliorano i risultati. Tuttavia, affinché ciò avvenga, è fondamentale superare la frammentazione dei database e creare basi informative ampie e accessibili.

Un approccio integrato al customer journey

Non solo l’intelligenza artificiale migliora il targeting delle campagne pubblicitarie, ma permette anche di identificare pattern comportamentali, prevedere tendenze e supportare decisioni che spaziano dal marketing alla gestione della supply chain. In questo senso, l’AI diventa un fattore di integrazione, capace di collegare i diversi punti di contatto lungo il customer journey, garantendo una visione unitaria del cliente.

Riorganizzazione del media mix

Con la crescita del Retail Media, le aziende devono ripensare la loro strategia di comunicazione. Noci ha sottolineato l’importanza di riorganizzare il media mix per includere i nuovi touchpoint. È cruciale che le aziende considerino il customer journey nel loro approccio organizzativo, evitando che i dati rimangano confinati in reparti separati.

Adottando strumenti basati sull’intelligenza artificiale, le aziende possono non solo migliorare le loro performance pubblicitarie, ma anche integrare la gestione delle informazioni con processi decisionali più rapidi e coerenti. Gli interventi al convegno hanno rivelato che l’Italia è in una fase di consolidamento, dove l’uso strategico dei dati e dell’AI sta diventando fondamentale per superare le barriere storiche e promuovere uno sviluppo più coeso nel mercato.

Denise Ronconi, direttrice del Tavolo di Lavoro del Retail Media, ha evidenziato come i dati di prima parte rappresentino un vero e proprio tesoro per i retailer. Questi dati, provenienti da carte fedeltà o dalle abitudini di acquisto nei punti vendita, consentono di tracciare comportamenti del consumatore in modo realistico e deterministico. La capacità di raccogliere e analizzare queste informazioni è diventata essenziale per ottimizzare le campagne di marketing.0

Scritto da AiAdhubMedia

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