Come l’innovazione italiana sta plasmando il futuro della connettività digitale

Svelare l'impatto della Ricerca e Sviluppo italiana sul futuro della connettività.

Nel panorama attuale della trasformazione digitale, l’Italia emerge come un attore fondamentale nella ricerca e nello sviluppo delle tecnologie di comunicazione. Con una schiera di oltre 600 esperti impegnati nei centri di Genova, Pisa e Pagani, Ericsson R&D Italy si posiziona come uno dei motori dell’innovazione globale. Durante gli Ericsson Innovation Days, l’azienda ha messo in evidenza i risultati conseguiti, consolidando la posizione dell’Italia nella corsa verso il 6G.

Un punto di svolta significativo è rappresentato dal superamento della soglia dei 1.000 brevetti depositati dai team italiani dal 2000 a oggi. Questo straordinario traguardo dimostra l’elevato livello di eccellenza della ricerca italiana nelle aree della mobilità, dell’intelligenza artificiale e della cybersecurity, tutte interconnesse nel contesto delle infrastrutture digitali del futuro.

Il ruolo centrale dell’Italia nella mobilità digitale

Le infrastrutture digitali costituiscono il fondamento della società moderna, e la ricerca di Ericsson si concentra sull’evoluzione della rete 5G, garantendo che questa si trasformi in un 6G resiliente e sostenibile. In questo processo, i centri italiani dimostrano una notevole capacità di integrare le tecnologie di cloud, AI e programmabilità della rete.

Reti intelligenti e adattative

L’obiettivo principale è quello di sviluppare reti mobili in grado di apprendere e adattarsi in tempo reale alle esigenze di utenti e aziende. La sinergia tra automazione e intelligenza artificiale non solo migliora l’efficienza delle reti, ma le trasforma in ecosistemi intelligenti, pronti a supportare servizi critici e applicazioni innovative.

Innovazioni pratiche nei laboratori italiani

Nei laboratori di Ericsson in Italia, l’innovazione è un processo tangibile che si traduce in applicazioni pratiche. Gli Innovation Garage, spazi di collaborazione aperti a studenti, startup e aziende locali, rappresentano il fulcro di questo approccio. Qui, nascono progetti che si concentrano su aree chiave come la connettività intelligente, le reti cognitive, e i sistemi affidabili.

Progetti significativi

Tra le iniziative di maggior rilievo c’è Kokono, un dispositivo progettato per monitorare la salute dei neonati, sviluppato da De-LAB Società Benefit in collaborazione con Ericsson e STMicroelectronics. Questo innovativo sistema utilizza una clip IoT collegata a un’app, permettendo il monitoraggio dei parametri vitali e l’invio di allerte in tempo reale in caso di malattie.

In ambito sanitario, un’altra iniziativa significativa è stata realizzata con il Bourelly Group, migliorando la telemedicina tramite ambulanze equipaggiate con telecamere per la trasmissione di immagini ai medici. Introdotto un algoritmo di AI per confrontare gli elettrocardiogrammi, questo sistema accelera la diagnosi e consente interventi tempestivi.

Gestione proattiva delle reti

Nel settore delle reti cognitive, Ericsson ha dimostrato come l’uso di digital twin possa anticipare e gestire i comportamenti della rete. Queste repliche digitali monitorano e simulano le dinamiche reali, permettendo una configurazione automatizzata della rete per garantire la continuità dei servizi, anche in situazioni di emergenza.

Questa strategia mira a minimizzare l’intervento umano, ottimizzando l’uso delle risorse e massimizzando l’efficienza, rappresentando un passo fondamentale verso reti autonome e auto-riparanti.

Convergenza tra 5G e satelliti

Un altro aspetto innovativo è la convergenza tra la rete 5G e la connettività satellitare. Ericsson ha avviato esperimenti che integrano sistemi satellitari nel backhaul terrestre, garantendo prestazioni elevate anche in zone remote.

Un punto di svolta significativo è rappresentato dal superamento della soglia dei 1.000 brevetti depositati dai team italiani dal 2000 a oggi. Questo straordinario traguardo dimostra l’elevato livello di eccellenza della ricerca italiana nelle aree della mobilità, dell’intelligenza artificiale e della cybersecurity, tutte interconnesse nel contesto delle infrastrutture digitali del futuro.0

Sicurezza e intelligenza artificiale

Un punto di svolta significativo è rappresentato dal superamento della soglia dei 1.000 brevetti depositati dai team italiani dal 2000 a oggi. Questo straordinario traguardo dimostra l’elevato livello di eccellenza della ricerca italiana nelle aree della mobilità, dell’intelligenza artificiale e della cybersecurity, tutte interconnesse nel contesto delle infrastrutture digitali del futuro.1

Un punto di svolta significativo è rappresentato dal superamento della soglia dei 1.000 brevetti depositati dai team italiani dal 2000 a oggi. Questo straordinario traguardo dimostra l’elevato livello di eccellenza della ricerca italiana nelle aree della mobilità, dell’intelligenza artificiale e della cybersecurity, tutte interconnesse nel contesto delle infrastrutture digitali del futuro.2

Un punto di svolta significativo è rappresentato dal superamento della soglia dei 1.000 brevetti depositati dai team italiani dal 2000 a oggi. Questo straordinario traguardo dimostra l’elevato livello di eccellenza della ricerca italiana nelle aree della mobilità, dell’intelligenza artificiale e della cybersecurity, tutte interconnesse nel contesto delle infrastrutture digitali del futuro.3

Scritto da AiAdhubMedia

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