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Recentemente, la Federazione Italiana Editori Giornali (Fieg) ha avviato un’importante azione legale contro Google, chiedendo all’Agcom di intervenire. Questo reclamo è focalizzato sul servizio AI Overviews, introdotto dal gigante tecnologico, il quale, secondo gli editori, sta danneggiando gravemente il panorama informativo in Italia.
La questione centrale riguarda la capacità di questo sistema basato sull’intelligenza artificiale di presentare risposte sintetiche direttamente nei risultati di ricerca, a scapito della visibilità delle testate giornalistiche originali. I rappresentanti di Fieg sostengono che questo comportamento non solo diminuisce il traffico verso i loro siti, ma compromette anche il pluralismo e la trasparenza nel panorama mediatico.
I fatti
La Fieg ha ufficialmente presentato il reclamo all’Agcom, ente preposto alla regolamentazione dei servizi digitali, affinché possa essere avviato un procedimento formale nei confronti di Google in base al Digital Services Act (DSA). Questa iniziativa si inserisce in un contesto più ampio di azioni coordinate a livello europeo, in cui anche altre associazioni di editori stanno avanzando richieste simili per tutelare i propri interessi.
Le preoccupazioni sugli AI Overviews
Il cuore della denuncia ruota attorno al modo in cui il servizio AI Overviews offre risposte prodotte dall’AI Gemini direttamente sopra i risultati di ricerca. Questo approccio consente agli utenti di ottenere informazioni senza visitare i siti delle testate, creando una forma di disintermediazione che può risultare dannosa per il settore editoriale. Secondo i dati, quando un AI Overview è presente, la percentuale di clic verso i contenuti esterni è precipitata dal 15% all’8%, evidenziando l’impatto negativo sulle entrate pubblicitarie delle aziende editoriali.
Il contesto europeo e le reazioni di Google
La questione Fieg-Google non è isolata; si inserisce in un dibattito più ampio riguardante la regolamentazione delle piattaforme digitali. L’Agcom, in qualità di coordinatore nazionale, ha la facoltà di richiedere l’intervento della Commissione Europea e dell’European Centre for Algorithmic Transparency (ECAT) per un’analisi approfondita del funzionamento dei sistemi di ranking di Google. Se venisse accertata una violazione, il DSA prevede sanzioni significative, fino al 6% del fatturato globale della piattaforma coinvolta.
Le posizioni di Google
In risposta a queste accuse, Google ha ribadito che il servizio AI Overviews contribuisce ad aumentare l’utilizzo del motore di ricerca e offre opportunità di scoperta agli utenti. L’azienda sostiene che le affermazioni di Fieg siano parziali e che il calo di traffico possa essere attribuito a vari fattori, come cambiamenti stagionali o nelle preferenze degli utenti. Inoltre, Google sottolinea come le nuove funzionalità AI possano ampliare le opportunità per i produttori di contenuti, piuttosto che eliminarle.
Le conseguenze per il futuro dell’informazione
La vertenza in corso solleva interrogativi cruciali riguardo alla sostenibilità del settore informativo in un contesto dominato dalle piattaforme digitali. La crescente integrazione dell’AI nel panorama informativo non modifica solo il metodo di accesso alle informazioni, ma ristruttura anche il potere informativo. Con AI Overviews, Google non si limita a indicizzare i contenuti, ma li rielabora e li presenta in modo tale da ridurre il bisogno di interazione con le fonti originali.
In questo nuovo ecosistema, il valore dell’informazione sembra spostarsi dalla sua origine verso la piattaforma che la media. Ciò implica una transizione da un web aperto a un web sintetico, dove è l’algoritmo a determinare ciò che è visibile e ciò che rimane nell’ombra. Il dubbio fondamentale che emerge è chi ha il controllo su ciò che vediamo e cosa viene escluso nel nuovo panorama informativo modellato dai sistemi di intelligenza artificiale.