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Negli ultimi anni, il B2B digital commerce in Italia ha intrapreso un percorso di evoluzione significativo, trasformandosi da un semplice strumento per facilitare le vendite a un nodo strategico per l’interazione tra le aziende. Tuttavia, nonostante questa crescita, il valore delle transazioni digitali rimane limitato, rappresentando solo il 22% del totale, un dato che evidenzia il divario rispetto ad altri importanti mercati europei.
Recentemente, un’indagine condotta dall’Osservatorio B2B Digital Commerce & Experience del Politecnico di Milano ha rivelato che solo un numero ridotto di aziende ha raggiunto una maturità significativa in questo settore. In particolare, circa tre quarti delle aziende di grandi dimensioni si trovano ancora nelle fasi iniziali di un approccio incentrato sul cliente, mentre solo il 14% ha adottato pratiche più avanzate.
Il panorama attuale del B2B digital commerce
Nel 2024, il valore del B2B digital commerce di prodotto in Italia ha raggiunto i 278 miliardi di euro, evidenziando una crescita del 5% rispetto all’anno precedente. Tuttavia, questa cifra è ancora inferiore rispetto ai principali mercati europei, come la Germania e il Regno Unito. Le tecnologie tradizionali, come l’Electronic Data Interchange (EDI), continuano a giocare un ruolo fondamentale, essendo utilizzate dal 25% delle imprese, con un tasso che sale al 57% tra le grandi aziende.
Innovazioni e strumenti digitali
In aggiunta all’EDI, sta aumentando la diffusione di canali digitali proprietari, come portali aziendali e eShop B2B, utilizzati da circa il 16% delle aziende. Tuttavia, i marketplace B2B rimangono poco sviluppati, con solo il 9% di adozione in Italia, a differenza di quanto si osserva a livello internazionale. All’interno delle grandi imprese, tecnologie come il Product Information Management e il Digital Asset Management stanno guadagnando terreno, adottate rispettivamente dal 21% e dal 18% delle aziende, assicurando dati coerenti e facilmente accessibili.
La customer experience come leva competitiva
Il concetto di customer experience sta emergendo come una leva fondamentale per il successo nel commercio B2B. Le aziende che riescono a integrare efficacemente l’esperienza del cliente nella loro strategia commerciale possono sviluppare relazioni più forti e durature. Tuttavia, la strada da percorrere è lunga: solo il 46% delle grandi aziende italiane utilizza sistemi di Customer Relationship Management (CRM), limitando la loro capacità di raccogliere e analizzare dati preziosi sui clienti.
La necessità di dati e feedback
Un altro dato preoccupante è che solo il 18% delle aziende effettua controlli regolari sulla qualità dei dati, mentre il 65% non raccoglie feedback in modo sistematico. Questo porta a una scarsa capacità di analisi e comprensione dei clienti, con il 27% delle aziende che non ha alcuna attività strutturata in tal senso. Solo l’8% adotta approcci predittivi, limitando ulteriormente le opportunità di personalizzazione e targetizzazione delle offerte commerciali.
Il futuro del B2B digital commerce e dell’AI
Guardando al futuro, l’adozione dell’Intelligenza Artificiale (AI) sta iniziando a prendere piede, anche se è ancora in una fase iniziale. Negli ultimi dodici mesi, la percentuale di grandi aziende che ha avviato progetti di AI è aumentata dall’8% al 14%, con un terzo delle aziende che prevede di iniziare iniziative nel breve termine. Tuttavia, molte di queste iniziative rimangono isolate e sperimentali, creando rischi di silos informativi.
È fondamentale che le aziende non solo investano in tecnologia, ma che promuovano anche un cambiamento culturale e organizzativo. La sfida è integrare efficacemente i canali digitali con le relazioni umane, per garantire un’esperienza cliente fluida e coerente.
Il B2B digital commerce in Italia si sta evolvendo, ma presenta ancora sfide significative. La chiave per il successo risiede nella capacità delle aziende di adottare un approccio incentrato sul cliente, sfruttando dati e tecnologie per costruire relazioni durature e proficue.