Fieg presenta un reclamo contro Google per l’uso delle AI nelle sintesi informative

La Fieg ha presentato una denuncia contro Google, sostenendo che il suo servizio di intelligenza artificiale stia compromettendo i ricavi delle testate giornalistiche.

Negli ultimi mesi, si è assistito a un acceso dibattito riguardo all’impatto dell’intelligenza artificiale sull’industria dell’informazione. La Federazione Italiana Editori Giornali (Fieg) ha recentemente avviato un reclamo formale nei confronti di Google, chiedendo all’Agcom di considerare l’apertura di un’indagine su una nuova funzionalità, denominata AI Overviews, che potrebbe compromettere la visibilità e i ricavi delle testate giornalistiche italiane.

Le accuse della Fieg contro Google

La Fieg accusa Google di aver trasformato la sua piattaforma in un “traffic killer”, un termine che descrive come la funzione AI Overviews sottrae lettori e introiti agli editori. Questo servizio integra risposte generate da intelligenza artificiale direttamente nei risultati di ricerca, posizionandole in alto nella pagina, il che porta a una riduzione della visibilità delle fonti originali.

Impatto sulla visibilità delle fonti

Questa disintermediazione diretta favorisce l’utente, che può ottenere risposte sintetiche senza dover visitare i siti delle testate. Gli editori sostengono che questo comportamento rappresenti una concorrenza sleale, mettendo a rischio il pluralismo e la trasparenza dell’informazione. Secondo i dati forniti dal Pew Research Center, il tasso di clic sui link esterni è diminuito drasticamente quando compare un AI Overview, passando dal 15% all’8%.

In aggiunta, un’analisi condotta da Similarweb ha rivelato un incremento delle ricerche zero-click, che sono aumentate dal 56% al 69% in un anno. Questi dati confermano le preoccupazioni degli editori sull’impatto negativo che tali funzionalità hanno sull’ecosistema informativo.

La funzione AI Overviews e le sue implicazioni

La funzione AI Overviews, lanciata ufficialmente in Italia nel marzo 2025, fornisce risposte sintetiche sviluppate attraverso il modello linguistico di Google, noto come Gemini. Questo strumento è stato concepito per migliorare l’esperienza di ricerca, ma solleva interrogativi significativi sulla sua influenza sull’informazione tradizionale.

AI Mode e la ricerca conversazionale

Un’evoluzione recente è rappresentata dall’AI Mode, che consente agli utenti di effettuare ricerche in modo conversazionale. Questa modalità scompone le richieste in sotto-domande, esplorando il web da diverse angolazioni. Tuttavia, i collegamenti alle fonti vengono relegati in una colonna laterale, mentre la risposta generata occupa il centro della pagina, rendendo superflua la visita ai link originali.

La Fieg sostiene che queste pratiche contravvengano a regolamenti fondamentali del Digital Services Act, i quali impongono obblighi di trasparenza e non discriminazione ai Very Large Online Platforms (VLOPs) come Google. L’Agcom potrebbe quindi intervenire, richiedendo alla Commissione Europea di condurre un’indagine approfondita sul funzionamento di tali sistemi.

Le reazioni di Google e il contesto europeo

In risposta alle accuse, Google ha dichiarato che AI Overviews contribuisce ad aumentare l’uso del suo motore di ricerca, affermando di inviare quotidianamente miliardi di clic verso siti web. Tuttavia, la Fieg mette in evidenza la crescente dipendenza dalle piattaforme digitali, che rischia di marginalizzare il giornalismo verificato.

Il reclamo della Fieg è emblematico di una tensione crescente nel panorama dell’informazione, dove l’affidamento a risposte sintetiche può compromettere la trasparenza delle fonti. Ci si trova di fronte a un cambiamento radicale nel modo in cui le informazioni vengono presentate e consumate, con il potere informativo che si sposta dalle fonti originali alle piattaforme che le reinterpretano.

Il caso Fieg-Google potrebbe quindi rappresentare un precedente importante in Europa, testando l’efficacia del Digital Services Act nell’affrontare i rischi sistemici introdotti dall’uso dell’intelligenza artificiale. Resta da comprendere chi decida cosa vediamo e cosa rimane invisibile nel nuovo panorama informativo.

Scritto da AiAdhubMedia

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