Firenze dice addio ai monopattini in sharing: tutte le novità da sapere

Firenze sospende il servizio di monopattini in condivisione a partire da aprile 2026, orientandosi verso un futuro più sicuro e organizzato.

Il Comune di Firenze ha annunciato una decisione che cambierà il volto della mobilità urbana: a partire dal 1° aprile 2026, i monopattini elettrici in sharing non saranno più disponibili nel capoluogo toscano. Questa scelta segna una rottura con le politiche di smart mobility avviate negli ultimi anni e fa di Firenze la prima città italiana a rinunciare ufficialmente a questo servizio.

La delibera, firmata dall’assessore alla mobilità Andrea Giorgio, è il risultato di una serie di problematiche emerse nella gestione quotidiana dei monopattini, tra cui il parcheggio selvaggio e comportamenti di guida non conformi. La nuova normativa nazionale, rappresentata dal Nuovo Codice della Strada, ha ulteriormente complicato la situazione, imponendo requisiti come l’obbligo del casco e l’assicurazione.

Motivazioni della decisione

Il Comune ha identificato due fattori principali alla base della sua decisione. In primo luogo, la sicurezza stradale: i nuovi requisiti normativi richiedono che ogni utente indossi un casco, ma il sistema attuale non consente un controllo efficiente di questo aspetto. La mancanza di un punto di distribuzione per i caschi ha portato a situazioni in cui le regole non vengono rispettate, creando una violazione sistematica del codice della strada.

Criticità nella gestione del servizio

Le difficoltà non si limitano al solo utilizzo dei caschi. Firenze ha visto un aumento di comportamenti problematici, come parcheggi disordinati e circolazione in contromano. Inoltre, casi di utilizzo improprio, come viaggi in due su un monopattino, hanno suscitato preoccupazioni tra i residenti. Di fronte a tali criticità, l’amministrazione ha ritenuto che la continuazione del servizio non fosse sostenibile.

Le alternative proposte

Con la fine del servizio di monopattini in sharing, il Comune di Firenze si prepara a potenziare il bike sharing. Questa decisione mira a promuovere modalità di trasporto più sicure e organizzate, il bike sharing ha già superato i 1,5 milioni di noleggi e la crescita prevista si attesta intorno al 18%.

Investimenti nel bike sharing

Per migliorare ulteriormente il servizio di bike sharing, l’amministrazione comunale prevede di aumentare il numero di biciclette disponibili e rinnovare la flotta attuale. Un’attenzione particolare sarà data ai modelli a pedalata muscolare, che rappresentano una soluzione più sostenibile e accessibile per gli utenti.

Le reazioni dei fornitori di servizi di monopattini non si sono fatte attendere. Assosharing, l’associazione degli operatori del settore, ha espresso delusione per la decisione dell’amministrazione, sottolineando che avevano lavorato attivamente per affrontare le problematiche emerse. Secondo loro, la scelta di interrompere il servizio rappresenta una rinuncia a una potenziale soluzione collettiva, anziché un tentativo di risolvere le difficoltà.

Prospettive future

La sindaca Sara Funaro ha ribadito l’importanza della sicurezza stradale, affermando che le nuove normative non permettono di mantenere un servizio di monopattini in conformità con le regole. La mobilità condivisa rimane un elemento centrale nei piani della città, ma le recenti modifiche legislative pongono limiti significativi che non possono essere superati dagli operatori.

La decisione di Firenze di abbandonare i monopattini in sharing rappresenta un passo significativo verso una mobilità urbana più sicura e ordinata, in linea con le esigenze della comunità e le nuove normative nazionali.

Scritto da Max Torriani

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