Il programma di open innovation di NTT Data e la sua evoluzione

Esplora il programma di open innovation di NTT Data e il suo impatto sulle aziende.

Negli ultimi anni, il concetto di open innovation ha guadagnato sempre più attenzione nel mondo degli affari. Una delle esperienze più significative è quella di NTT Data, che ha saputo sviluppare un programma innovativo a partire dall’Italia. Pietro Scarpino, Vicepresidente di NTT Data Italia e Deputy Head del Global Innovation Center, racconta il viaggio intrapreso da questo programma, che culminerà nella Open Innovation Week del 2025, in programma a Montepulciano.

Le origini del programma di open innovation

Il progetto di open innovation di NTT Data ha avuto inizio nel 2011, dopo l’acquisizione della società italiana Value Team. Da quel momento, Scarpino e il suo team hanno iniziato a esplorare opportunità a livello globale, rispondendo alle sfide proposte dalla sede centrale giapponese. Grazie ai risultati ottenuti, l’Italia ha attirato l’attenzione di Tokyo, che ha riconosciuto il potenziale innovativo del nostro paese.

Un cambiamento di mentalità

All’inizio, in NTT Data non esisteva un programma strutturato di innovazione. Scarpino ricorda come il team, inizialmente basato a Cosenza, abbia vinto per cinque anni consecutivi i concorsi interni dedicati alle idee innovative. Questo successo ha spinto la sede centrale a visitare l’ufficio e riconoscere il valore del lavoro svolto in Italia. La collaborazione con il quartier generale ha quindi dato vita a una nuova era per l’azienda.

Un ecosistema di innovazione in crescita

Il programma di open innovation di NTT Data ha visto la nascita di numerosi Innovation Center, che svolgono un ruolo cruciale nel coordinamento delle attività di ricerca e sviluppo. Milano è diventata il fulcro di queste attività, mentre altre città italiane, come Cosenza e Napoli, contribuiscono con competenze specifiche. L’obiettivo è quello di connettere le grandi aziende con le startup per fornire soluzioni innovative a problemi reali.

Collaborazioni con le università

NTT Data collabora con diverse università italiane per promuovere la ricerca e l’innovazione. Il centro di Milano ha infatti instaurato sinergie con istituzioni come l’Università della Calabria e l’Orientale di Napoli, lavorando su tecnologie emergenti come robotica, quantum computing e blockchain. Queste collaborazioni sono fondamentali per lo sviluppo di soluzioni avanzate, come quelle relative alla linguistica digitale e ai doppioni digitali.

Investimenti e ricerca nel futuro

Ogni anno, NTT Data destina oltre 3,6 miliardi di dollari a progetti di ricerca e sviluppo (R&D) in tutto il mondo. Questi fondi vengono utilizzati per finanziare centri di ricerca, come quelli situati in Giappone, e per avviare progetti globali che coinvolgono le sedi italiane e le università locali. La società investe in settori cruciali come la fotonica, le neuroscienze e la cybersecurity, per rimanere all’avanguardia nel mercato.

Collaborazioni strategiche

L’impegno di NTT Data in R&D non si limita solo agli investimenti economici, ma include anche alleanze strategiche con aziende e startup globali. Queste collaborazioni sono essenziali per lo sviluppo di nuove tecnologie, in particolare nel campo della materials informatics. I progetti in questo ambito mirano a sfruttare il quantum computing per creare materiali innovativi.

Il futuro dell’open innovation

Il programma di open innovation del 2025 si articola in diverse fasi, a partire dalla piattaforma Discovery, che raccoglie le sfide aziendali e connette le startup con le grandi imprese. Le startup selezionate lavorano a stretto contatto con i clienti per sviluppare soluzioni scalabili e applicabili a problemi reali. Scarpino sottolinea che l’obiettivo non è solo quello di presentare tecnologie futuristiche, ma di implementarle in contesti aziendali concreti.

Esempi di successo

Un esempio emblematico dell’efficacia di questo modello è la collaborazione con Acea, che ha portato alla creazione di un innovativo sistema di gestione delle acque. Un altro caso è quello di Mars, che ha utilizzato una soluzione edge per controllare i propri prodotti nei supermercati, anche in assenza di connessione. Questi progetti dimostrano come l’open innovation possa avere un impatto significativo sui processi aziendali.

In conclusione, l’Italia non è solo un punto di partenza per le attività di NTT Data, ma un vero e proprio laboratorio di innovazione. Le startup italiane e le collaborazioni con le università sono alla base dello sviluppo di tecnologie avanzate che vengono poi esportate a livello globale. L’Innovation Center di NTT Data in Italia rappresenta il cuore pulsante di questa continua evoluzione.

Scritto da AiAdhubMedia

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