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L’innovazione aperta si sta affermando come un potente strumento per accelerare la sostenibilità. Le startup, infatti, sono in prima linea nell’offrire tecnologie e soluzioni che consentono alle aziende di affrontare le sfide ambientali più complesse. Un esempio significativo è rappresentato dal fondo di corporate venture capital 360LIFE II, lanciato da A2A in collaborazione con 360 Capital. Questo fondo mira a sviluppare una nuova generazione di tecnologie climatiche in Europa, partendo da esigenze industriali concrete.
Investimenti strategici per la sostenibilità
I primi investimenti del fondo si sono concentrati su due startup deeptech che operano in settori chiave per l’economia circolare. Queste scelte illustrano chiaramente come partire da un bisogno reale possa portare a risposte innovative, rivedendo processi operativi e modelli di business. Inoltre, evidenziano il valore che il corporate venture capital può avere nel promuovere soluzioni tecnologiche radicali e in linea con i piani industriali delle aziende, contribuendo così a un futuro più sostenibile.
Resilco: trasformare gli scarti in risorse
Una delle startup protagoniste è Resilco, che si dedica alla valorizzazione delle ceneri prodotte dai termovalorizzatori. Fondata nel 2019, Resilco ha sviluppato una tecnologia innovativa che consente di trasformare le ceneri leggere in materiali per l’edilizia, contribuendo al contempo alla riduzione delle emissioni di CO₂. La startup utilizza un processo di carbonatazione accelerata, che non solo permette di riutilizzare i rifiuti, ma anche di immagazzinare CO₂ in modo permanente.
La tecnologia sviluppata da Resilco è altamente efficiente e scalabile: in meno di un’ora, gli scarti vengono trasformati in materiali certificabili, favorendo la circolarità nel settore delle costruzioni. A2A ha già avviato una sperimentazione con Resilco per testare questa tecnologia, e l’obiettivo comune è quello di ottimizzare il processo e renderlo applicabile su larga scala.
Oxyle: una soluzione contro i PFAS
Un’altra startup innovativa è Oxyle, fondata a Zurigo nel 2020. Questa azienda ha sviluppato una tecnologia avanzata per la distruzione dei PFAS, composti chimici dannosi per l’ambiente e la salute. La tecnologia di Oxyle utilizza un catalizzatore piezoelettrico che, attivato dal movimento dell’acqua, genera radicali capaci di rompere i legami chimici dei PFAS. Questo processo trasforma i PFAS in prodotti innocui come CO₂ e fluoruri.
Oltre alla reazione chimica, il sistema di Oxyle include sensori che monitorano in tempo reale la concentrazione di PFAS, rendendo il trattamento altamente efficace e meno energivoro rispetto alle tecnologie tradizionali. Non produce rifiuti secondari, rappresentando così un vantaggio significativo in termini di sostenibilità. A2A sta esplorando diverse applicazioni della tecnologia Oxyle, soprattutto nel trattamento delle acque reflue industriali e nelle bonifiche ambientali.
Un futuro sostenibile attraverso la collaborazione
La vera essenza dell’open innovation si manifesta nella collaborazione tra aziende consolidate e startup innovative. A2A, attraverso il fondo 360LIFE II, non investe solo in tecnologie, ma cerca soluzioni che possano integrarsi nei propri impianti, creando valore sia ambientale che industriale. Questo approccio non solo aiuta a risolvere problemi immediati, ma promuove anche la creazione di un ecosistema in cui l’innovazione sostenibile diventa una realtà tangibile.
In un contesto dove la sostenibilità è diventata una priorità imprescindibile, le startup giocano un ruolo cruciale nel guidare il cambiamento. L’investimento in tecnologie innovative è fondamentale per le aziende che desiderano non solo conformarsi alle normative, ma anche anticipare le sfide future. È un momento decisivo per il settore, dove la sinergia tra innovazione e sostenibilità può davvero fare la differenza.