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Il 12 settembre si apre una nuova porta nel mondo dell’istruzione con l’inaugurazione dell’Istituto Tecnico Carlo Acutis a Milano. Questo nuovo istituto non è solo un luogo di apprendimento, ma una vera e propria esperienza educativa pensata per preparare i giovani al futuro, sfruttando le potenzialità della tecnologia e una didattica innovativa.
Un modello educativo innovativo
Il presidente della Fondazione Edutecne, Mario Salerno, ha descritto l’approccio della nuova scuola come “felicemente occupato e curioso” di vedere i primi risultati. Con un inizio previsto per il 2025-2026, l’istituto accoglierà 40 studenti suddivisi in due sezioni: una dedicata all’indirizzo informatico e l’altra alla grafica e comunicazione. Questo è un modello quadriennale che promette di rivoluzionare il modo di fare scuola, prestando particolare attenzione alla progettazione degli spazi e degli orari.
“La didattica sarà incentrata sulla soluzione di problemi reali”, ha spiegato Salerno, sottolineando l’importanza delle attività di laboratorio e della collaborazione con le aziende. L’istituto si configura pertanto come un vero e proprio ecosistema di apprendimento.
Un nuovo modo di valutare
In un’epoca in cui molti studenti si sentono sopraffatti dai compiti a casa, l’istituto Carlo Acutis si propone di cambiare le regole del gioco. “Il lavoro a casa sarà ridotto alla ripetizione dei contenuti”, ha dichiarato Salerno. Questo approccio garantisce un apprendimento attivo, dove ogni lezione include momenti di formazione frontale seguiti da attività pratiche.
Il professor Nicola Terenzi, preside dell’istituto, ha lavorato a lungo su un nuovo metodo di valutazione che mira a valorizzare le competenze reali degli studenti. “Vogliamo preparare i nostri ragazzi a diventare protagonisti del cambiamento”, ha aggiunto.
Collaborazioni e opportunità
Ma cosa rende davvero speciale questa scuola? La risposta è nelle collaborazioni. Con partner come Gi Group e aziende come Samsung e Google, l’istituto non solo offre una formazione tecnica, ma crea anche opportunità di networking e crescita professionale. “La formazione deve rispondere alle esigenze reali del mercato”, ha affermato Salerno.
In un contesto in cui molte scuole chiudono, l’apertura dell’Istituto Carlo Acutis è un segnale di speranza e innovazione. “Il nostro scopo è formare non solo tecnici, ma anche cittadini consapevoli e critici”, ha concluso Salerno. Questo è ciò che si desidera: formare giovani pronti a affrontare le sfide di un mondo in continua evoluzione.