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Negli ultimi anni, il settore assicurativo italiano ha vissuto una vera e propria rivoluzione, grazie all’emergere di soluzioni innovative nel campo dell’insurtech. L’uso sempre più maturo dei dati e dell’intelligenza artificiale ha aperto la strada a nuove opportunità, rendendo i servizi assicurativi più accessibili e sostenibili. In questo contesto, eventi come gli Italian Insurtech Awards hanno messo in luce progetti pionieristici che stanno ridefinendo l’esperienza del cliente e i prodotti offerti dalle compagnie assicurative.
Il mercato insurtech in crescita
Il panorama insurtech in Italia sta crescendo in modo significativo. Secondo le previsioni, gli investimenti nel settore potrebbero superare 1,2 miliardi di euro, un aumento notevole rispetto agli 1 miliardo di euro del periodo precedente. A differenza di altri paesi europei, dove la maggior parte degli investimenti proviene da startup e aziende tecnologiche, in Italia circa il 76% delle risorse proviene dalle compagnie assicurative stesse. Questo dato evidenzia una dinamica unica, che comporta anche delle sfide, come la difficoltà di attrarre capitali tecnologici e l’innovazione lenta.
Il ruolo delle startup e delle partnership
Le startup e le aziende tecnologiche in Italia contribuiscono solo per un modesto 8% agli investimenti, a fronte del 33% della media europea. Questa asimmetria ha creato un divario strutturale che la comunità insurtech sta cercando di colmare attraverso partnership strategiche e programmi di formazione. Durante il recente Italian Insurtech Summit, gli esperti hanno discusso l’importanza di integrare l’innovazione tecnologica con la formazione per creare un ecosistema più competitivo e dinamico.
La centralità dei dati e dell’intelligenza artificiale
I dati rappresentano il cuore pulsante della nuova era assicurativa. La mappa degli investimenti evidenzia che l’embedded insurance e l’innovazione dei prodotti rappresentano il 20% ciascuno, mentre l’automazione dei sinistri e la gestione dei dati seguono con 18% e 17% rispettivamente. Nonostante l’AI attualmente rappresenti solo il 5%, ci si aspetta che diventi una delle aree principali di crescita nei prossimi anni.
Innovazioni e nuove opportunità
Le ricerche presentate al Summit hanno evidenziato come l’uso avanzato dei dati e dell’AI possa rendere la protezione assicurativa più sostenibile e inclusiva. Ad esempio, uno studio ha dimostrato che il 60% dei consumatori utilizza già assistenti basati su intelligenza artificiale nel processo assicurativo, ma la fiducia rimane un fattore cruciale per l’adozione di queste tecnologie. Inoltre, le aziende con un comportamento ESG virtuoso registrano una diminuzione fino al 60% dei sinistri atmosferici, suggerendo che l’integrazione dei dati comportamentali nei modelli predittivi possa migliorare la sostenibilità.
Verso un futuro inclusivo
Il tema dell’Insurance Inclusion sta diventando sempre più centrale. Questo approccio, che si propone di rendere le coperture assicurative più accessibili a tutti, è fondamentale per affrontare il problema della sottoassicurazione in Italia. Le compagnie assicurative devono lavorare per attrarre giovani talenti e nuove professionalità, creando un ambiente favorevole all’innovazione. L’inclusione non è solo un’opzione, ma una necessità per il settore se si vuole ottenere un reale impatto positivo.
Il ruolo delle istituzioni e delle aziende
Il successo del recente Summit ha dimostrato come le istituzioni, le compagnie assicurative e le aziende tecnologiche stiano lavorando insieme per creare un ecosistema più coeso e innovativo. L’interazione tra questi diversi attori è essenziale per garantire che le nuove tecnologie non solo siano disponibili, ma anche adottate da un numero sempre crescente di utenti. La serata di chiusura del Summit, caratterizzata dagli Italian Insurtech Awards, ha premiato i progetti più innovativi in grado di generare un impatto reale nell’accessibilità e nella protezione assicurativa.

