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Negli ultimi anni, le funzionalità di sintesi automatica generate dall’intelligenza artificiale hanno guadagnato notevole popolarità, modificando il modo in cui gli utenti interagiscono con i motori di ricerca. I browser recenti, alimentati da questa tecnologia, rappresentano un’evoluzione dei servizi offerti dai principali attori del settore.
Questi nuovi strumenti non solo facilitano la ricerca di informazioni, ma hanno anche il potenziale di rivoluzionare il paradigma tradizionale del search, influenzando la funzione e il ruolo di questi servizi nel mercato digitale.
Il cambiamento nel modo di cercare informazioni
Quando un utente si rivolge a un motore di ricerca, il suo obiettivo è trovare collegamenti e siti web che rispondano alle sue esigenze informative. I cosiddetti risultati naturali sono quelli che si presentano senza sponsorizzazioni, ma sono affiancati da risultati a pagamento, che richiedono un’azione consapevole da parte dell’utente. In questo contesto, l’utente deve scegliere attivamente tra i vari link proposti dal motore di ricerca, come Google, per ottenere le informazioni desiderate.
È raro che un utente si accontenti della sola lista di risultati. Di norma, è necessario visitare uno o più dei siti raccomandati per approfondire la ricerca. In questo modo, il motore di ricerca svolge principalmente un ruolo organizzativo, indirizzando l’utente verso le informazioni più pertinenti, senza sostituirsi a lui.
La neutralità dei motori di ricerca
Il sistema di ricerca, al di là dei contenuti sponsorizzati, è generalmente percepito come neutrale. Questa neutralità consente ai motori di ricerca di evitare responsabilità editoriali sui contenuti dei siti web, contribuendo così a mantenere un certo equilibrio nel mercato dell’informazione online.
Le nuove funzionalità basate su AI
Le innovazioni apportate dai motori di ricerca, in particolare quelli integrati con l’intelligenza artificiale, hanno portato alla creazione di contenuti editoriali che possono soddisfare direttamente le richieste degli utenti. Ad esempio, una ricerca su un browser AI potrebbe suggerire destinazioni di vacanza invernali, mostrando non solo informazioni sui luoghi, ma anche comparazioni di prezzi per voli e link per l’acquisto di biglietti.
In questo modo, i siti che l’utente avrebbe dovuto visitare in una ricerca tradizionale vengono bypassati, privandoli della possibilità di monetizzare il traffico generato dalla ricerca.
Disintermediazione e impatti economici
Il fenomeno della disintermediazione non è una novità. Già in passato, i principali motori di ricerca hanno introdotto servizi aggregatori di notizie, consentendo agli utenti di visualizzare informazioni senza dover visitare i siti degli editori. Questa pratica ha portato a una riduzione del traffico sui siti di notizie, poiché molti utenti si accontentano di leggere solo i titoli e le brevi descrizioni fornite dai motori di ricerca.
Recentemente, un importante gruppo editoriale statunitense ha avviato azioni legali contro Google, sostenendo che le funzionalità di sintesi AI stanno sottraendo visibilità al loro contenuto, con conseguenze finanziarie significative. Questo porta a interrogarsi sulle implicazioni legali e sulla concorrenza nel settore della comunicazione e dell’informazione.
Regolamentazione e sfide future
Le autorità europee stanno monitorando attentamente questi sviluppi. La Commissione Europea ha avviato indagini per verificare se le pratiche di Google siano eque nei confronti degli editori, in base alle normative del Digital Markets Act. Questo atto legislativo mira a garantire un mercato equo, in cui i gatekeepers, come Google, non possano favorire i propri servizi a discapito di quelli dei concorrenti.
Questi nuovi strumenti non solo facilitano la ricerca di informazioni, ma hanno anche il potenziale di rivoluzionare il paradigma tradizionale del search, influenzando la funzione e il ruolo di questi servizi nel mercato digitale.0
Prospettive future
Questi nuovi strumenti non solo facilitano la ricerca di informazioni, ma hanno anche il potenziale di rivoluzionare il paradigma tradizionale del search, influenzando la funzione e il ruolo di questi servizi nel mercato digitale.1