NIS2 e cybersecurity: il futuro della sicurezza informatica

La NIS2 sta arrivando e non puoi ignorarla. Scopri cosa significa e come prepararti al meglio!

Quando si parla di cybersecurity, la NIS2 è diventata un argomento di rilevante importanza. Questo nuovo regolamento, introdotto dall’Agenzia per la cybersicurezza nazionale (ACN), richiede un approccio strutturato e completo. Non si tratta solo di seguire un elenco di misure, ma di costruire un sistema integrato di protezione.

Il contesto della NIS2: perché è fondamentale

Nel 2025, l’ACN ha lanciato le prime indicazioni sulla NIS2, suggerendo che le 43 misure iniziali erano solo l’inizio. Oggi, con le linee guida complete, è evidente che le azioni necessarie superano di gran lunga quel numero. Infatti, il framework nazionale di cybersecurity 2.0, ispirato al NIST americano, prevede 108 misure operative. Le organizzazioni che hanno già adottato un approccio proattivo si trovano in vantaggio, mentre quelle che hanno seguito solo le indicazioni minime devono rivedere completamente il proprio piano.

La chiave per navigare in questo panorama complesso è comprendere le sei funzioni principali del framework: Govern, Identify, Protect, Detect, Respond e Recover. Queste funzioni sono fondamentali per costruire una strategia di cybersecurity robusta e resiliente. La distinzione tra soggetti importanti ed essenziali è cruciale; i soggetti essenziali hanno requisiti qualitativamente diversi che richiedono un approccio più maturo.

Documentazione e implementazione: i passi da seguire

Un aspetto fondamentale delle nuove linee guida è l’enorme quantità di documentazione tecnica richiesta. L’Appendice C elenca ben 11 documenti che devono essere approvati dai vertici dell’organizzazione. Questo implica un coinvolgimento attivo degli organi di amministrazione, non solo decisioni dirigenziali. Preparare una delibera omnibus con tutti i documenti necessari e condurre sessioni informative per gli amministratori è essenziale per superare questo collo di bottiglia.

Inoltre, l’Allegato A richiede un inventario dettagliato degli asset, che non include solo hardware e software, ma anche flussi di rete e servizi cloud. Questo inventario deve essere mappato con attenzione, poiché costituisce la base della gestione del rischio. Non si tratta di un semplice foglio Excel, ma del cuore della strategia di cybersecurity.

Un’opportunità per la resilienza cyber

Molti potrebbero vedere la NIS2 come un ulteriore adempimento burocratico, ma in realtà rappresenta un’opportunità per costruire una vera resilienza cyber. Le organizzazioni che hanno compreso questo stanno trasformando un obbligo in un vantaggio competitivo, migliorando i propri servizi e riducendo i rischi operativi.

In conclusione, non vi è tempo da perdere. La strada potrebbe sembrare lunga, ma le nuove linee guida offrono chiarezza e un percorso definito. Il cybercrime non aspetta che un’organizzazione sia pronta. Ogni giorno di ritardo aumenta l’esposizione al rischio, sia per l’organizzazione stessa che per gli utenti che essa serve. È fondamentale intraprendere questa sfida e trasformarla in un’opportunità.

Scritto da AiAdhubMedia

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