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Introduzione alla NIS2 e le sue Implicazioni
Con l’approssimarsi della scadenza per l’adeguamento alle misure di sicurezza informatica previste dalla normativa NIS2, le PMI italiane si trovano ad affrontare una sfida significativa. La Determinazione n. 164179/2025 dell’Agenzia per la Cybersicurezza Nazionale (ACN) ha delineato requisiti rigorosi che devono essere soddisfatti entro ottobre 2026. Tuttavia, per molte organizzazioni, in particolare quelle di dimensioni medio-piccole, l’adeguamento potrebbe risultare un’impresa ardua, considerando che gran parte delle misure indicate potrebbe richiedere sforzi equivalenti a quelli non realizzati in un ventennio.
Rischi Associati all’Adattamento alla NIS2
Un aspetto critico da considerare è che l’approccio verso la conformità alla NIS2 potrebbe trasformarsi in una mera formalità burocratica. Le PMI, spesso già alle prese con risorse limitate, rischiano di affrontare l’adeguamento come un semplice esercizio di compliance, trascurando le reali esigenze di sicurezza. Questo è particolarmente vero per le aziende meno mature dal punto di vista della cybersecurity, dove il rischio di limitarsi a una semplice checklist di adempimenti è elevato.
- Checklist vs. Sicurezza Reale: La tentazione di compilare un elenco di requisiti senza integrare i controlli nel contesto aziendale effettivo può portare a gravi lacune nella sicurezza.
- Risorse Limitate: Le PMI potrebbero trovarsi a dover gestire un carico di lavoro significativo per mantenere aggiornati inventari, policy e processi di risk management.
- Settori Non Preparati: Settori come quello della gestione dei rifiuti, dove la sicurezza informatica era trascurata, si trovano ora a dover affrontare un cambiamento radicale.
La Necessità di un Approccio Proporzionato
È fondamentale che l’ACN adotti un approccio proporzionato nell’implementazione delle misure di sicurezza, tenendo conto delle specificità dimensionali e settoriali delle PMI. La distanza tra il punto di partenza e quello di arrivo richiede un supporto adeguato per evitare che le aziende si limitino a ottemperare a requisiti formali. Le procedure di aggiornamento e i processi di gestione dei rischi devono essere resi praticabili, affinché le PMI possano realmente migliorare il loro stato di sicurezza informatica.
Disallineamenti Normativi e Costi Aggiuntivi
È essenziale notare che, nonostante l’adozione di requisiti di sicurezza riconosciuti a livello internazionale, come quelli del NIST CSF, le PMI potrebbero trovarsi a dover affrontare disallineamenti significativi. Ad esempio, l’enfasi della NIS2 sulla gestione dei fornitori e della supply chain cyber richiede un livello di dettaglio che non è sempre presente in standard precedentemente adottati.
- Aumento dei Costi: L’adattamento alle misure di base comporta investimenti in nuove tecnologie e formazione del personale, che possono gravare pesantemente sui budget delle PMI.
- Duplicazione di Adempimenti: Le PMI che operano in più contesti normativi rischiano di dover gestire una moltiplicazione di requisiti, con conseguente aumento del carico amministrativo.
Strategie per Affrontare le Nuove Sfide
Per affrontare efficacemente le sfide poste dalla NIS2, le PMI devono adottare strategie proattive. Investire in formazione e ricerca di personale qualificato in cybersecurity sarà fondamentale. Inoltre, la collaborazione con esperti esterni può fornire il supporto necessario per implementare controlli adeguati e mantenere la conformità alle normative vigenti.
Gestione degli Incidenti e Notifiche
Un altro aspetto critico è la gestione degli incidenti. Con l’obbligo di notificare gli incidenti entro 24 ore, le PMI devono sviluppare processi chiari per identificare e comunicare eventi significativi. La possibilità di dover gestire più notifiche in caso di attacchi simultanei a diverse entità rende necessaria una pianificazione accurata e una formazione adeguata del personale.
In sintesi, la NIS2 rappresenta una sfida significativa per le PMI italiane, ma con un approccio strategico e proattivo, è possibile trasformare queste sfide in opportunità di miglioramento della sicurezza informatica e della resilienza organizzativa.