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Proxima Fusion, una start-up innovativa co-fondata da italiani a Monaco di Baviera, ha recentemente annunciato il completamento di un round di finanziamento Series A da 130 milioni di euro. Questo investimento rappresenta il più significativo nel campo della fusione nucleare in Europa. La raccolta è stata guidata da Cherry Ventures e Balderton Capital, supportata da un consorzio di investitori tra cui UVC Partners e Lightspeed. In totale, l’azienda ha raccolto oltre 185 milioni di euro, unendo capitale pubblico e privato.
Un obiettivo ambizioso
Fondata come spin-off dall’Istituto Max Planck per la Fisica del Plasma, Proxima Fusion si dedica allo sviluppo di centrali a fusione tramite la tecnologia degli stellarator QI-HTS. L’azienda mira a costruire la prima centrale a fusione commerciale al mondo, contribuendo così a ridurre la dipendenza energetica globale e a promuovere l’energia pulita.
Leader del progetto
Il CEO, Francesco Sciortino, originario di Viterbo, vanta una solida formazione in fisica, avendo studiato a Londra, presso l’EPFL di Losanna e il MIT di Boston. Al suo fianco, Lucio Milanese, COO di Proxima, anch’egli con un dottorato in ingegneria nucleare al MIT. Insieme, guidano un team di esperti verso un obiettivo comune: rendere la fusione nucleare una realtà praticabile.
Il progetto Stellaris
Il progetto Stellaris è una pietra miliare per il settore. Proxima ha sviluppato il primo stellarator scientificamente validato, integrando fisica, ingegneria e manutenzione. Questo tipo di reattore è progettato per contenere e stabilizzare il plasma ad altissime temperature, necessarie per innescare la fusione. Quando nuclei di atomi di idrogeno si combinano, rilasciano enormi quantità di energia, simile a quanto avviene nel cuore del Sole.
Innovazione nel design
- Design accolto come un passo avanti cruciale nel settore
- Adozione degli stellarator quasi-isodinamici (QI)
- Verso una fusione commerciale promettente
Francesco Sciortino ha dichiarato: “La fusione rappresenta una strategia fondamentale per ridurre la dipendenza energetica dalle risorse naturali. Proxima è in una posizione ideale per accelerare questo processo grazie al nostro team e alle collaborazioni con istituzioni di ricerca di primo piano.” Inoltre, Filip Dames di Cherry Ventures ha sottolineato l’importanza di investire in tecnologie che affrontano problemi urgenti come l’energia pulita.
Prospettive future
Con il finanziamento appena ottenuto, Proxima Fusion punta a completare il modello Stellarator Model Coil (SMC) entro il 2027. Questo passo è cruciale per gestire i rischi legati alla tecnologia dei superconduttori ad alta temperatura. L’azienda sta anche preparando la realizzazione di Alpha, il suo primo stellarator demo, previsto in funzione entro il 2031.
Il progetto Alpha rappresenta un passaggio fondamentale per dimostrare la capacità della fusione di produrre più energia di quella consumata. Un obiettivo ambizioso che, se raggiunto, consoliderebbe Proxima Fusion come leader nel settore della fusione nucleare.