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Negli ultimi anni, il panorama imprenditoriale italiano ha visto un crescente interesse verso il corporate venture capital, un modello di investimento che consente alle aziende di finanziare startup innovative con l’obiettivo di stimolare l’innovazione e acquisire nuove tecnologie. Questo approccio, che si inserisce nel più ampio contesto dell’open innovation, sta guadagnando terreno tra i colossi industriali, che cercano di rimanere competitivi in un mercato in continua evoluzione.
Le aziende pioniere del corporate venture capital in Italia
Numerose aziende italiane hanno attivato fondi di corporate venture capital per sostenere startup in vari settori. Questi fondi non solo offrono capitale, ma anche competenze e networking, creando sinergie tra startup e operatori consolidati del mercato. Di seguito, esploreremo alcune delle realtà più significative.
A2A: innovazione sostenibile
A2A, una delle principali multi-utility italiane, ha lanciato il suo programma di corporate venture capital nel 2019, collaborando con istituzioni come il Politecnico di Milano. Il fondo Poli360 si avvale delle capacità di ricerca dell’università per identificare startup nel campo della transizione energetica e dell’economia circolare. Recentemente, è stato avviato un nuovo fondo, “360 LIFE II”, con l’obiettivo di raccogliere 200 milioni di euro da investire in startup early-stage a livello europeo.
ADR Ventures: il futuro dei trasporti
Nato all’inizio del 2025, ADR Ventures è il fondo di corporate venture capital di Aeroporti di Roma. Il suo scopo è investire in progetti innovativi nel settore del trasporto aereo. Tra gli investimenti attivi, troviamo Ottonomy, che sviluppa robot autonomi per consegne, e Assaia International AG, che offre software per l’ottimizzazione dell’industria aerea.
Settori chiave e investimenti strategici
Le aziende che intraprendono un percorso di corporate venture capital si concentrano su settori strategici. Alcuni esempi includono il campo della salute, delle tecnologie alimentari e della mobilità sostenibile.
Angelini Ventures e la salute
Angelini Industries ha fondato Angelini Ventures, un fondo che si dedica a investimenti in startup operanti nelle biotecnologie e nelle scienze della vita. Con un capitale di 300 milioni, il fondo ha recentemente co-guidato un round di finanziamento di 84 milioni di euro in Nuclidium, un’azienda che sviluppa radiofarmaci per il trattamento di malattie oncologiche.
BluFuture: il futuro del cibo
Barilla ha creato BluFuture nel 2017 per sostenere l’innovazione nel settore alimentare. Questo fondo promuove soluzioni sostenibili e innovative, con investimenti in startup come Innovafood, che si concentra su ingredienti alimentari innovativi, e Loop, un progetto di economia circolare per il riutilizzo di contenitori.
Il panorama del venture capital in Italia
Il corporate venture capital in Italia è in espansione, con varie aziende che esplorano questo modello per rimanere al passo con i tempi. Alcuni esempi includono Chiesi Ventures, focalizzato sulla salute, e Brembo Ventures, che investe in tecnologie per il settore automobilistico. Entrambi i programmi mirano a integrare innovazione e sviluppo in settori specifici.
Credem e Iren: investimenti diversificati
Credem ha avviato il suo programma di corporate venture capital nel 2025, mirando a investire in startup che possano migliorare i propri servizi finanziari. D’altra parte, Iren UP è dedicato a startup nel settore Cleantech, offrendo supporto non solo finanziario ma anche operativo per favorire la crescita delle imprese.
Concludendo, il corporate venture capital rappresenta un’opportunità strategica per le aziende italiane di investire in startup innovative, creando un ecosistema in cui l’innovazione è al centro della crescita industriale. Questo approccio non solo contribuisce allo sviluppo di nuove tecnologie, ma facilita anche una sinergia tra il mondo imprenditoriale tradizionale e le giovani realtà emergenti.

